Racket della mozzarella: condannato il figlio di Sandokan e altri 3

4 condanne per l’inchiesta sul racket della mozzarella. Condannati Walter Schiavone, figlio del capoclan dei Casalesi detto Sandokan, A. Diana, A. Bianco e N. Baldascino

LEGGI ANCHE

4 condanne per l’inchiesta sul racket della mozzarella. Condannati Walter Schiavone, figlio del capoclan dei Casalesi detto Sandokan, A. DianaA. Bianco e N. Baldascino

IL CASO

Walter Schiavone, figlio del capoclan dei Casalesi Francesco Sandokan. e 3 suoi complici, sfruttando il nome del clan acquistavano, in particolare della penisola sorrentina, latticini a prezzi bassi (talvolta neppure li pagavano) dai caseifici.

Poi li imponevano alle ditte del settore tra Caserta e Napoli che, sapendo chi erano, si sentivano obbligati a comprarli.

L’AFFAIRE MOZZARELLA

Il racket seguiva un doppio binario: acquistare al minimo e rivendere al massimo.

Da un lato i prodotti venivano comprati dai caseifici della penisola sorrentina con un prezzo di comodo, a volte addirittura senza nemmeno pagare.

Poi, sfruttando il “buon nome” di famiglia, i latticini venivano imposti in vari caseifici della stessa penisola sorrentina e della provincia di Caserta attraverso società intestate a prestanome o attraverso la “Latticini e Formaggi” di Bianco.

“Sapevano che eravamo del clan e, sia i fornitori sia i rivenditori, ci agevolavano sui prezzi” – così nelle dichiarazioni dello stesso Schiavone. ).

Schiavone jr ha anche raccontato di aver incontrato un altro rampollo del clan, quel Filippo Capaldo nipote del “superboss” Michele Zagaria che per la Dda avrebbe controllato attraverso imprenditori collusi numerosi supermercati.

Nel corso del processo Walter Schiavone ha ammesso di aver avviato, con l’altro esponente del clan Roberto Vargas (collaboratore di giustizia), il business delle mozzarelle all’inizio degli anni duemila.

IL PROCESSO E LE CONDANNE

Il gup del tribunale di Napoli, Ivana Salvatore, al termine del processo celebrato con rito abbreviato sull’imposizione dei prodotti ai caseifici delle province di Napoli e Caserta, ha condannato, a sette anni di reclusione riconoscendo l’attenuante riservata ai collaboratori di giustizia, Walter Schiavone, secondogenito del capo del clan dei Casalesi Francesco Schiavone, detto Sandokan.

Il giudice ha condannato, invece, a 12 anni e 8 mesi di carcere gli imputati Armando Diana e Antonio Bianco e a 2 anni e 8 mesi Nicola Baldascino.

Schiavone, Bianco e Diana, sono stati ritenuti colpevoli di associazione camorristica e concorrenza illecita. Solo per quest’ultimo reato è stato invece condannato Baldascino.

Metti “mi piace” alla nostra pagina Facebook!

Cristina Adriana Botis / Redazione Campania

Juve Stabia, Pagliuca: a Francavilla per fare il meglio possibile

Guido Pagliuca, allenatore della Juve Stabia, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza alla vigilia del match col Francavilla
Pubblicita

Ti potrebbe interessare