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Duro colpo a una delle più agguerrite compagini della mafia nigeriana (VIDEO)

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La Polizia di Stato di Palermo ha inflitto un duro colpo con 11 arresti per associazione mafiosa, lesioni, sfruttamento della prostituzione e spaccio.

Con l’operazione “Showdown”, questa mattina la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per associazione di tipo mafioso, lesioni gravi, sfruttamento della prostituzione e spaccio di stupefacenti, emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Palermo, su richiesta del gruppo di Magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo coordinati dal Procuratore Aggiunto Salvatore De Luca, nei confronti di 11 soggetti. Per tre di loro sono ancora in corso le ricerche.

Negli anni passati, a seguito delle operazioni “Black Axe” e “No Fly Zone”, gli investigatori della Squadra Mobile della Sezione “Criminalità Straniera e Prostituzione”, coordinati dal Procuratore Aggiunto Salvatore DE LUCA, avevano scoperto l’esistenza di altro secret cult denominato “Viking”, avente una cellula operativa anche a Palermo.

Di questo cult era membro Don Emeka, già destinatario del provvedimento di fermo d’indiziato di delitto del 9 luglio 2019 ed in passato vittima di tentato omicidio da parte di uno dei vertici del cultBlack Axe”, Johnbull Austine, tratto in arresto e condannato per tale delitto.

La successiva operazione denominata “Disconnection Zone del luglio 2019 aveva portato al fermo d’indiziato di delitto di 13 suoi componenti di vertice, così da scardinare la struttura dei Vikings o “Supreme Vikings Confraternity”, ai cui membri era stato contestato il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso.

I Vikings costituiscono un sodalizio criminale nato in Nigeria, poi diffusosi in diversi stati europei ed extraeuropei. È caratterizzato dall’avere una struttura gerarchicamente organizzata e ramificata su tutto il territorio nazionale, con una forte capacità intimidatoria.

L’associazione criminale è prevalentemente dedita alla commissione di delitti contro la persona, soprattutto in occasione di scontri con i cult rivali per il controllo del territorio e la supremazia all’interno della comunità nigeriana, delitti in materia di stupefacenti e contro il patrimonio.

Scopo delle attività delittuose della compagine criminale è rendere più forte l’associazione, sia nei confronti degli associati che nei confronti della comunità nigeriana e degli altri gruppi criminali nigeriani.

Con le misure restrittive odierne, la Squadra Mobile di Palermo ha inflitto un altro  duro colpo ai Vikings del capoluogo siciliano, giungendo alla cattura  del loro capo, CHUKWUMA Parkinson, reo di compiti di direzione, promozione ed affiliazione al gruppo, con l’aggravante dell’essere un’associazione armata.

Al fianco dei membri dei Vikings palermitani si ponevano altri due destinatari di misura cautelare, OGUIKE OBINNA George, detto “Okwele”, reo di aver posto in essere condotte violente, e DURU Frankline, detto “ Skorò”, che svolgeva anche attività logistica, in specie mettendo a disposizione il proprio locale di ristorazione, sito nel cuore del quartiere rionale di “Ballarò”, per lo svolgimento di riunioni riservate ai soli appartenenti al sodalizio.

Ed è proprio all’interno di questo locale che si è consumata l’aggressione fisica da parte dei consoci DON Emeka, CHUKWU Evans Ifeanyi e CHINEDU Frank ai danni di un connazionale, colpevole di non essersi voluto affiliare al cult; l’aggressione perpetrata, anche tramite l’utilizzo di bottiglie di vetro, era stata talmente violenta da causargli l’avulsione degli incisivi superiori oltre che diverse ferite al volto.

Nel proseguo degli approfondimenti investigativi, arricchiti dalle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia e da attività sul territorio, gli investigatori sono riusciti a dimostrare, oltre l’esistenza a Palermo dell’associazione mafiosa “Viking”, anche la presenza di numerose case di prostituzione nel centro storico di Palermo, cc.dd. “connection house” e di stranieri dediti allo spaccio “al dettaglio” sulla piazza del Capoluogo di sostanze stupefacenti del tipo “cocaina” ed “eroina”, tutti delitti per cui è stata eseguita l’odierna misura cautelare.

Questi ultimi arresti si pongono in continuità operativa con quelli effettuati con l’operazione “Sister White” del dicembre scorso, che aveva portato al fermo d’indiziato di delitto di n. 13 soggetti nigeriani ed italiani appartenenti ad un sodalizio criminoso, punto di rifornimento di una ramificata rete di spaccio locale e extra-provinciale.

Ci siamo occupati in precedenza della mafia nigeriana con gli articoli “28 Gennaio 2019 19 indagati al Cara di Mineo per presunta appartenenza alla mafia nigeriana”, “30 Marzo 2019 Mafia nigeriana, arrestati 10 latitanti che erano al Cara di Mineo (CT)”, “23 Aprile 2019 Smaltellata dai Carabinieri banda di gambiani e nigeriani ad Agrigento“, “13 Maggio 2020 Rituali magici. Arrestati per associazione, truffa, violenza ed estorsione“, “11 Novembre 2020 Arrestato un nigeriano con 1 chilo e 426 grammi tra eroina e cocaina”, “17 Novembre 2020 Arrestato corriere nigeriano con 66 ovuli di eroina” e “20 Dicembre 2020 Trafficanti nigeriani di droga con il reddito di cittadinanzaLa Polizia di Stato di Palermo con l’Operazione “Sister White” ha smantellato una rete di corrieri della droga, stranieri ed italiani ed eseguito un provvedimento di fermo della Dda nei confronti di 13 persone accusate di gestire il traffico di droga nel capoluogo siciliano. I due capi dell’organizzazione beneficiavano del Reddito di Cittadinanza poiché ufficialmente nullatenenti mentre nel frattempo facevano affari d’oro con la cocaina ed eroina”.

Adduso Sebastiano

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