Napoli – Carabinieri: contrasto all’overfishing al Parco della Gaiola

Napoli: Carabinieri pattugliano il golfo, in particolare il Parco Sommerso della Gaiola, denunciati 5 bracconieri del mare.

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Napoli- Posillipo: I Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli hanno effettuato pattugliamenti lungo la costa per prevenire reati che possano ledere l’ambiente e l’ecosistema marino.

Queste operazioni avvengono ormai da anni quotidianamente, dato che sempre più falsi “pescatori professionisti” intraprendono azioni scellerate a danno dell’ecosistema e della società.

Parco Sommerso della Gaiola

Grande attenzione è stata riservata al Parco Sommerso della “Gaiola” dove motovedette dell’Arma ed in particolare i Carabinieri del Nucleo subacquei di Napoli si assicurano che l’area protetta – habitat di organismi marini di svariate specie e custode secolare di vestigia archeologiche di origini romane – non sia danneggiata e razziata. L’area, interdetta alla navigazione da diporto, è spesso preda di pescatori senza scrupoli che praticano la pesca nonostante gli stringenti divieti imposti dal decreto interministeriale che, nel 2002, ne garantì la massima salvaguardia.

Scattate 5 denunce

Sono cinque i pescatori denunciati per pesca di frodo nello specchio d’acqua antistante il canale di San Francesco.

I soggetti, erano soliti approfittare delle ore notturne, violando il codice della navigazione che imponeva di non avvicinarsi alla costa del Parco e utilizzavano reti per la pesca con le quali avrebbero potuto seriamente danneggiare i fondali protetti dalla normativa.

Bracconaggio ittico

Quotidianamente, i militari sono impegnati nel recupero di reti piazzate appositamente per essere poi recuperate nella notte ed essere comode trappole per le specie marine dell’area protetta.
Nel mirino soprattutto i pescatori che fanno uso degli esplosivi e che danneggiano indiscriminatamente fauna e habitat marino.

Nei giorni trascorsi si sono registrate altre sei denunce a “professionisti” iscritti in cooperative di pesca professionale. Sulle loro imbarcazioni, sottoposte ai controlli, non erano presenti i dispositivi di sicurezza e segnalazione imposti dalla norma.

Un mese fa inoltre c’è stato il sequestro da parte dei Carabinieri subacquei di 31 filari abusivi per la coltivazione di mitili, sui quali erano presenti 30 tonnellate di molluschi destinati al consumo alimentare.

Stéphanie Esposito Perna / Redazione Campania

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