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Castellammare di Stabia

Napoli e Spalletti, cronaca di un harakiri annunciato

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Napoli, la sconfitta di Empoli ma soprattutto i dieci minuti finali del “Castellani” entreranno nella storia delle partite top-horror degli azzurri. Ma tutto il finale di questo campionato ha una genesi del tutto annunciata e prevedibile.

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asti pensare che, solo qualche ora prima del misfatto di Empoli, la Salernitana confezionando ben quattro palle-gol nitide e azzannando sin da subito i Viola di Italiano alla gola, nel solo quarto d’ora iniziale ha fatto il quadruplo di ciò che aveva fatto il Napoli in oltre un’ora e mezzo contro una Fiorentina enormemente sopravvalutata.

Così come enormemente sopravvalutata è stata la Roma, assoluta dominatrice nel secondo tempo del “Maradona” e sbriciolata e scioltasi come neve al sole al cospetto di una Inter neanche lontanamente paragonabile al Napoli attuale.

LE COLPE DI SPALLETTI E DELLA SOCIETA’ IN QUESTO FINALE DA PSICODRAMMA DEL NAPOLI.

Ma sono in primis le scelte di Spalletti che fanno molto pensare oltre a quelle societarie che ormai da anni fanno del Napoli una eterna incompiuta destinata a restare tale nel corso dei prossimi anni.

Ma davvero il Napoli il prossimo anno vuole ripartire da Meret? Quando non è infortunato e gioca (quelle poche volte) lascia il segno in negativo e non da mai sicurezza. Ad Empoli ha contribuito allo psicodramma finale ma anche con la Roma e in altre gare non è stato immune da colpe.

E di Malcuit cosa vogliamo dire? Uno che in prestito alla Fiorentina lo scorso anno non giocava, poteva mai dare un serio contributo al Napoli? Ieri ha fornito due cadeau sotto forma di due gol all’Empoli, il contributo doppio lo ha dato agli avversari…

Napoli Spalletti

E di Spalletti cosa vogliamo dire? Anche ad Empoli, dopo le sostituzioni monstre fatte nel secondo tempo con la Roma dove aveva tolto tutti gli attaccanti lasciando Mertens al suo destino, isolato in avanti in un inspiegabile 5-4-1, toglie inspiegabilmente Mertens a più di un quarto d’ora dalla fine e toglie anche Lozano e Insigne.

Ormai i 20 minuti finali del Napoli stanno diventando quelli del fortino di Spalletti che puntualmente serve solo a beccare gol dagli avversari. E i tanti infortuni muscolari del Napoli (erano decenni che non ne capitavano tanti) non sono sempre colpa sua e conseguenza di una preparazione sbagliata dal suo staff?

Erano ben 80 anni che il Napoli non subiva un sconfitta in rimonta partendo dallo 0-2. Contro il Sassuolo Spalletti aveva già tentato l’impresa, oggi l’ha finalmente realizzata in un déjà-vu di cui i tifosi azzurri avrebbero fatto volentieri a meno.

Infine la società. Invece di pensare a ritiri inutili che non servono a niente, si pensi una volta tanto ad imbastire una campagna acquisti decente con i milioni della Champions che arriveranno. E si mandino via ectoplasmi come Fabian Ruiz o lo stesso Zielinski che al 93° ha paura di tirare da ottima posizione e passa dietro a Mario Rui perché ha paura di prendersi una responsabilità.

Un Napoli di mezze figure e senza uomini dì personalità non vincerà mai niente e collasserà sempre sul finale. Film già visto ma sempre ben prodotto e confezionato a scapito dei tifosi azzurri da questa proprietà esperta del mondo cinematografico.


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