Napoli – Milan (2-2): Le pagelle dei protagonisti in campo

Vi proponiamo i voti di Napoli - Milan terminata 2-2: con la doppietta di Giroud nel primo tempo e le reti di Politano e Raspadori nella ripresa

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La gara tra Napoli e Milan finisce con il risultato di 2-2, al termine del match stiliamo le nostre pagelle della gara per assegnare i voti ai componenti delle due rose che si sono dati battaglia in campo.

Alla luce del primo tempo horror da parte dei partenopei che permettono ai diavoli  rossoneri di passeggiare al Maradona realizzando una doppietta con Giroud, questo pareggio può essere considerato una vittoria.

Queste le pagelle agli azzurri dopo Napoli – Milan:

MERET, voto 5: proprio non scende giù l’attacco al pallone nell’occasione della prima rete di Giroud: certo, il francese stacca solo e da posizione ravvicinata, ma la sua zuccata si sarebbe potuta prendere, con maggiore rapidità e convinzione nel riflesso. Peccato perché questo ragazzo, che ha doti indiscutibilmente importanti, continua a vacillare nella situazioni in cui potrebbe fare la differenza. Nulla può invece, Alex, nell’occasione della seconda rete rossonera, mentre è bravo nella ripresa su un tiro insidioso di Leao, che comunque giungeva dalla distanza.

DIFESA

DI LORENZO, voto 6.5: deve vedersela con Leao e lo fa con grande astuzia e mestiere. Stavolta è il portoghese a far fatica a trovare spazi percorribili, perché Giovanni è bravo a sbarrargliene la maggior parte. E quando intervenire con le buone non si può, il Capitano è saggio nello spendere falli al tempo opportuno. Nella ripresa, l’asse con Politano, è argento vivo: il 22 azzurro è una furia e in un’occasione va pure vicino al goal.

RRAHMANI, voto 4: protagonista in negativo in entrambe le reti del Milan, in cui Giroud viene a galla con troppa facilità. Due letture terrificanti che avrebbero potuto mettere il Napoli al tappeto. Peccato per Amin perché l’inizio era stato pure abbastanza incoraggiante, ma gli episodi di cui sopra lo condannano a un’insufficienza grave e senz’appello.

NATAN, voto 5: gara mediocre per il brasiliano, alla prima steccata della sua esperienza in azzurro. Manca la convinzione vista a Berlino contro l’Union – giusto per citare un esempio concreto – e non riesce ad essere risolutivo nel marasma in cui annaspa la fase difensiva dei suoi. Con l’augurio che non ricapiti più, nessun dramma, sia chiaro. Alle prime esperienze con un certo livello di calcio, una serata storta ci può anche stare. Peccato soprattutto per l’ingenua espulsione finale.

MARIO RUI, voto 5: l’asse con Kvara non svolta quasi mai, il Milan legge quella giocata senza difficoltà e per di più è dalla fascia dove opera Mario che nascono i cross di Pulisic prima e Calabria poi per lo 0-2 momentaneo degli ospiti. Prestazione grigia in entrambe le fasi.

CENTROCAMPO

ELMAS, voto 5: gara assai al di sotto delle sue potenzialità. Non riesce a brillare né in fase di filtro né per spunti tecnici di rilievo. Giustamente sostituito a fine primo tempo.

LOBOTKA, voto 6.5: gli tocca vedersela col centrocampo ad alto tasso muscolare del Milan, eppure Stani ci fa sempre una gran figura. Perché non è solo il cucitore di gioco che riesce sempre a trovare un pertugio nel traffico, ma pure uno che legge le dinamiche delle situazioni di campo con la saggezza del professore navigato.

ZIELINSKI, voto 6: costretto a una gara di rincorse e gioco maschio, trova comunque il modo per adattarsi e portare la luce con le sue tracce illuminanti, sempre di livello superiore alla media.

ATTACCO

POLITANO, voto 7:  chiariamo subito che sarebbe stato da 8, avesse messo in rete il pallone del possibile e fallito 1-1. Che il 21 azzurro, per le qualità che ha, avrebbe potuto e dovuto tramutare in goal. Matteo è una furia e ad ogni gara non fa che riconfermare quanto sul suo conto stiamo dicendo da inizio stagione: per continuità nella partita, per brillantezza nella prestazione e per impatto sul risultato finale, è tra i top di questo scorcio di Napoli 23/24. La sua rete, bella e rabbiosa, ha il merito straordinario di mettere il Milan alle corde e restituire ai suoi una speranza concreta, tangibile, reale. Quando sguscia non lo prendono mai e quando Di Lorenzo gli fornisce assistenza, allora il tandem diventa imprendibile.

KVARA, voto 6.5: Calabria lo gestisce bene, ma in generale il georgiano è costantemente francobollato da una doppia marcatura che inevitabilmente ne limita di moltissimo le possibilità. Quando ha una porzione di terreno giocabile, però, è uno spettacolo. Peccato non riesca ad incidere con una giocata decisiva.

RASPADORI, voto 7.5: brillante sin dall’inizio di partita, una delle poche prestazioni azzurre a salvarsi abbondantemente anche nel primo tempo. Cuce il gioco, gioca spalle alla porta, trova sponde intelligenti e quando riesce a ritagliarsi i suoi spazi i difensori del Milan non lo prendono mai. Sublima la sua prova già ottima con una perla su calcio di punizione: vero è che Maignan non è impeccabile, ma Jack sfodera un’esecuzione che è un mix letale di talento e furbizia.

I SUBENTRATI

ZANOLI, S.V.

OLIVERA, voto 6.5: quando si tratta di fare la guerra in mezzo al campo, poche cose sono più sagge di avere un uruguagio dalla tua parte. Per caratteristiche, è la partita fatta su misura per Mathi, che in fase difensiva non sbaglia praticamente nulla per un tempo e ci mette tanto cuore a sovrapporsi quando può.

OSTIGARD, voto 6.5: grinta, coraggio e tanta personalità per il ragazzone norvegese, che non tira mai dietro la gamba e mette ordine in un reparto arretrato sbertucciato troppo facilmente nella prima frazione.

ANGUISSA, voto 5: solo uno spezzone di pochi minuti, che dimostra ampiamente quanto Frank sia ancora ben distante dalla sua forma migliore. Sarà interessante capire a che punto stia davvero il suo recupero.

SIMEONE, voto 6: di palloni giocabili ne ha davvero pochi. Succosi, ancor di meno. Per lui vale lo stesso che per Olivera: ha soprattutto il gran merito di portare in campo la voglia di mostrare i denti al Milan e di farlo soffrire fino all’ultimo pallone.

Le pagelle dei diavoli rossoneri dopo Napoli – Milan:

MAIGNAN, voto 6

CALABRIA, voto 7

KALULU, S.V.

PELLEGRINO, voto 5.5

FLORENZI, S.V.

TOMORI, voto 6.5

HERNANDEZ, voto 6.5

MUSAH, voto 6.5

KRUNIC, voto 6

EIJNDERS, voto 5

PULISIC, voto 6.5

ROMERO, voto 5.5

GIROUD, voto 7.5

OKAFOR, S.V.

LEAO, voto 5.5

JOVIC, S.V.

Le pagelle degli allenatori dopo Napoli – Milan:

GARCIA, voto 5: l’insufficienza non è grave solo perché corregge le sue nefandezze iniziali e mette una pezza con cambi assennati quanto necessitati dall’evidente situazione di sconquasso. Poi però, riacciuffato il pareggio, i suoi abbassano il baricentro e il Milan ringrazia sentitamente. Fotografia, ennesima, di un’avventura mai decollata dall’inizio, di cui Rudy non sarà l’unico colpevole ma che ha certamente fatto di tutto per non raddrizzare per quanto ha evidenziato il terreno di gioco.

PIOLI, voto 6:  il collega Garcia e la fase difensiva del Napoli nel primo tempo gli danno una grossa mano, ma in ogni modo il suo Milan si riconferma avversario assai scomodo al club partenopeo. Nulla di appariscente, ma quanto basta per uscire indenne dal Maradona e mantenere la terza posizione in classifica.

Il voto al direttore di gara

ORSATO, voto 6.5:  stavolta, a differenza che in alcune precedenti uscite quando ha arbitrato il Napoli, dirige in maniera autorevole ma equa. Soprattutto, non commette alcuna sbavatura da ambo i lati. Nulla da eccepire.

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