Napoli – Eintracht Francoforte (3-0). I voti ai protagonisti in campo

Napoli - Eintracht Francoforte finisce 3 a 0 in favore dei partenopei che si meritano ancora una volta dei buoni voti da parte nostra

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Napoli – Eintracht Francoforte finisce con un risultato netto e chiaro di 3 a 0 in favore dei partenopei che si meritano ancora dei buoni voti da parte nostra e tanti commenti positivi dagli addetti ai lavori e dai tifosi.

Tutto come previsto quindi per il Napoli che accede per la prima volta nella sua storia ai quarti di Champions League, oggi ci sarà il sorteggio per sapere chi sarà l’avversaria.

Tabellino della gara

Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim (21′ st Juan Jesus), Mario Rui; Anguissa, Lobotka, Zielinski (29′ st Ndombelé); Politano (22′ st Lozano), Osimhen (36′ st Simeone), Kvaratskhelia (29′ st Elmas).

A disp.: Gollini, Idasiak, Bereszynski, Olivera, Ostigard, Gaetano.

All.: Spalletti

Eintracht (3-4-2-1): Trapp; Buta, Tuta, Ndicka, Lenz (22′ st Max); Knauff (17′ st Alidou), Rode (29′ st Jakic), Sow, Kamada; Gotze; Borré.

A disp.: Ramaj, Smolcic, Toure, Hasebe, Alario, Chandler.

All.: Glasner

Arbitro: Taylor (Inghilterra)

Marcatori: 47′ e 8′ st Osimhen (N), 19′ st rig. Zielinski (N)

Ammoniti: Ndicka, Lenz, Gotze (E), Juan Jesus (N)

Questi i voti agli azzurri dopo Napoli – Eintracht Francoforte:

MERET, voto 6.5: inoperoso per grossi meriti della linea difensiva del Napoli, che nessuna nitida occasione concede all’Eintracht. Sporca i guantoni, però, per qualche buona uscita, risolutiva e coraggiosa, che gli vale la sufficienza piena

DIFESA

KIM, voto 7.5: lascia le briciole ( e forse manco quelle) alle velleità di rimonta dei tedeschi, dominando fisicamente e tecnicamente su ogni duello, come ormai da consuetudine. Qualche imperiosa uscita palla al piede ( con anticipo netto incorporato) gli vale meritatissime ovazioni, da un Maradona ormai sempre più pazzo di lui

RRAHMANI, voto 7: forma, con Kim, un’accoppiata ormai difficilmente superabile. Come il compagno di reparto coreano, gioca una partita d’attenzione e meticolosa cura del dettaglio

DI LORENZO, voto 7: assist-man per la seconda rete di Osihmen, il Capitano è il solito splendido aratore della fascia destra. Superbo in fase difensiva e sempre più propositivo nella spinta e accompagnamento all’ala

MARIO RUI, voto 6.5: poche le scorribande di fascia con Kvara, a cui ha lungamente abituato sin da inizio stagione. Il portoghese interpreta una gara dove tende, per la maggiore, a stare accorto, mentre, tra i terzini, a spingere di più è principalmente Di Lorenzo. Lui, Mario, il suo lo fa sempre ben oltre la sufficienza, mai messo in difficoltà dalle trame dell’Eintracht, rispetto alle quali si fa trovare sempre ben posizionato

CENTROCAMPO

ANGUISSA, voto 6.5: solido e presente, senza bisogno di sgasare più di tanto

LOBOTKA, voto 7: impera a centrocampo con la sua maestria innata, che gli consente di amministrare il ritmo partita senza aver bisogno di puntate clamorose. Il folto centrocampo dell’Eintracht deve spesso ricorrere a fallacci cattivi per fermarlo: quando Stani ha palla tra i piedi, è il massimo che possono opporgli. Stupendo il tocco d’esterno con cui smarca Politano, autore dell’assist per il primo goal di Osihmen

ZIELINSKI, voto 7.5: nota di merito perché è lui a procurarsi prima – e a realizzare poi – il rigore che fissa il risultato sul 3-0 e proietta, di fatto, il Napoli ai quarti di finale di Champion’s League. Bellissima la giocata con cui, nel primo tempo, nasconde il pallone sulla linea di fondo e innesca Kvara davanti a Trapp. Con classe sopra la media, smista palloni in disimpegno e ripulisce la manovra dei suoi.

ATTACCO

POLITANO, voto 6.5: suo l’assist per il primo goal di Osihmen. Nel mezzo tanta corsa, tanta predisposizione al sacrificio e tanti uno-contro uno a creare scompiglio sulla sua corsia di competenza

OSIHMEN, voto 7.5: una doppietta, tanta corsa, tante sponde difficili, tanti palloni smistati con qualità, tanto senso del collettivo. Bellissima la prima rete, con un colpo di testa dove giganteggia nell’area piccola e su cui Trapp non può arrivare. Opportunista, Victor, nella circostanza del secondo goal, che realizza da rapace navigato

KVARA, voto 6.5: va vicino al goal in più di un’occasione, non centrando il bersaglio grosso vuoi per imprecisione, vuoi per bravura di Trapp, che lo aveva ipnotizzato a più riprese anche all’andata. Se in fase realizzativa risulta un po’ appannato, nelle altre zone di campo è il solito dispensatore di gran calcio, grandi giocate e grandi numeri, che deliziano la platea in una serata storica. Dà l’impressione, a volte, di non spingere il motore al massimo, con l’astuzia del campione che intuisce quando è il momento di tirare il fiato

I VOTI AI SUBENTRATI DI NAPOLI – EINTRACHT FRANCOFORTE

ELMAS, S.V.

SIMEONE, S.V.

LOZANO, voto 6: vivace e frizzante sulla fascia, anche se subentra ormai a risultato pienamente acquisito

NDOMBELE, S.V.

JUAN JESUS, voto 6: subisce un giallo probabilmente ingeneroso, per il resto presidia bene la sua zona e concede preziosi minuti di riposo a Kim

I voti ai teutonici dopo Napoli – Eintracht Francoforte:

TRAPP, voto 6

AURELIO BUTA, voto 5.5

TUTA, voto 5.5

NDICKA, voto 5.5

LENZ, voto 6

RODE, voto 5.5

SOW, voto 6

KNAUFF, voto 5

GOTZE, voto 6

KAMADA, voto 6.5

BORRE, voto 5

MAX, voto 6

JAKIC, voto 6

ALIDOU, voto 5

I voti agli allenatori di Napoli e Eintracht Francoforte:

SPALLETTI, voto 7.5: il suo Napoli dimostra di non aver sottovalutato l’impegno e gioca con rispetto dell’avversario, facendolo sfogare, soprattutto a metà del primo tempo, per poi colpirlo proprio a chiusura della prima frazione. Il resto è gestione intelligente del risultato, senza rischi né inutili forzature, ma con la saggezza di un gruppo sempre più consapevole e collaudato. Scrive la storia, Luciano, risultando il primo allenatore a portare il Napoli ai quarti di finale di Champion’s League. Auguri e complimenti a lui.

GLASNER, voto 5: il suo Eintracht, all’andata così come al ritorno, viene dominato senz’appello da un Napoli semplicemente dimostratosi più forte, non solo negli uomini in campo ma anche nelle strategie tattiche adottate. Lui, che l’anno scorso col club di Francoforte vinse l’Europa League, una contromisura a Luciano Spalletti non riesce mai seriamente a trovarla, neanche nella sfida al Maradona. Viene meritatamente eliminato e surclassato da un Napoli che pure, il buon Glasner, aveva detto di aver studiato a lungo…

IL DIRETTORE DI GARA

TAYLOR, voto 6: gestione serena di una partita senz’affanni, con una corretta gestione dei cartellini, utili soprattutto a contenere la foga agonistica dell’Eintracht

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