L’assoluzione del bidello del Cine Tv: scherzo o violenza sessuale?

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Il giudizio dell’assoluzione del bidello del Cine Tv da violenza sessuale pone alcune domande sulle motivazioni del contatto tra il bidello e la studentessa, suscitando reazioni contrastanti da parte degli studenti e della pubblica opinione.

L’assoluzione del bidello del Cine Tv: scherzo o violenza sessuale?

Sommario:
Il collaboratore scolastico dell’Istituto Cine Tv Roberto Rossellini è stato assolto dalla quinta sezione penale del Tribunale di Roma dalle accuse di violenza sessuale nei confronti di una studentessa minorenne. La condotta del bidello è stata definita come uno scherzo maldestro dalla difesa, ma la ragazza ha denunciato il gesto come una molestia. Gli studenti della scuola si erano mobilitati con uno sciopero e un’assemblea in solidarietà alla vittima.

L’assoluzione del bidello del Cine Tv accusato di molestie: “Palpeggiamento per pochi secondi, nessun reato”

 La motivazione dell’assoluzione del bidello del Cine Tv dall’accusa di molestie sessuali riporta la mia memoria, ancora una volta, ad una folta serie di assoluzioni con motivazioni non facilmente accettabili da me già elencate in precedenti articoli

  • Stupro, se non c’è orgasmo non è reato
  • Non sei vergine? Lo stupro non è così grave (Questo secondo la famosa Terza Sezione Penale della Cassazione che, con sentenza numero 6329 del 20 gennaio 2006, sentenziò che lo stupro subito dalla ragazzina da parte del patrigno di 40 anni era stato un atto meno grave di altri dato che le giovane non era più vergine).
  • Impossibile essere stuprate se si indossano i jeans (La sentenza numero 1636 della Cassazione, del 1999, negò l’esistenza di uno stupro perché la vittima “indossava i jeans”).
  • Per lo stupro di gruppo niente carcere (Lo dice Consulta, che ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 275 comma 3 del codice di procedura penale, come modificato dal decreto legge 11/2009. “Ciò che vulnera i parametri costituzionali – troviamo scritto nella sentenza n.232 – non è la presunzione in sé, ma il suo carattere assoluto, che implica una indiscriminata e totale negazione di rilevanza al principio del ‘minore sacrificio necessario’“).
  • ANCORA su Stupro di gruppo: riduzione di pena ai violentatori (sentenza 40565 del 16 ottobre 2012 con la quale la Corte di Cassazione ha deciso che durante una violenza di gruppo, uno sconto di pena deve essere concesso a chi “non abbia partecipato a indurre la vittima a soggiacere alle richieste sessuali del gruppo, ma si sia semplicemente limitato a consumare l’atto”. Insomma, tutto bene se si stupra, l’importante è trovare la vittima già in stato confusionale o immobilizzata da altri).
  • Poi c’è anche lo “stupro attenuato” (sic) che non prevede nemmeno la detenzione; ecc, ecc, ecc …..
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e che ora aggiornerò con questa new-entry che, in verità, giunge nuova: Palpeggiamento a tempo

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Il contesto dell’accusa

Il collaboratore scolastico dell’Istituto Cine Tv Roberto Rossellini, sessantasei anni, era stato accusato di aver molestato una studentessa minorenne all’interno della scuola. La vicenda risale all’aprile del 2022, quando il bidello avrebbe infilato una mano nei pantaloni della ragazza e palpeggiato i suoi glutei per alcuni secondi mentre salivano le scale. La ragazza aveva denunciato una vera e propria violenza sessuale, mentre il pubblico ministero aveva chiesto una condanna a tre anni e sei mesi di carcere.

La difesa del bidello

La difesa del bidello ha sostenuto che si sarebbe trattato di un gesto accidentale o di uno scherzo maldestro, durato al massimo dieci secondi. Secondo la ricostruzione dell’imputato, lui avrebbe sollevato la ragazza da terra, ma non avrebbe mai toccato le sue parti intime con malizia o cattiveria. L’uomo si sarebbe giustificato con la ragazza dicendole che stava scherzando.

La decisione della corte

Nonostante la testimonianza della ragazza, i giudici hanno emesso un’assoluzione per l’uomo, poiché il fatto non costituiva reato. A loro avviso, il contatto tra il bidello e la studentessa è durato solo pochi secondi senza alcun intento malizioso. L’assoluzione ha provocato una serie di reazioni contrastanti da parte della scuola e della pubblica opinione.

La reazione della scuola e degli studenti

Dopo la denuncia della studentessa, gli studenti e le studentesse della scuola si erano mobilitati con uno sciopero e un’assemblea in solidarietà alla ragazza e per chiedere chiarezza sui fatti. Molti avevano criticato la definizione di “scherzo” attribuita alla vicenda dal bidello e dalla sua difesa.

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