Caponata alla stabiese: la ricetta

La Caponata stabiese è una rivisitazione della celebre ricetta napoletana e siciliana ideata con gli ingredienti tipici della zona di Castellammare di Stabia.

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La Caponata stabiese è una rivisitazione della celebre ricetta napoletana e siciliana ideata con gli ingredienti tipici della zona di Castellammare di Stabia.

Caponata alla stabiese: la ricetta

La famosa ricetta della Caponata, rivisitata con i sapori della tradizione stabiese.
Questo piatto freddo e vegetariano è perfetto per l’estate, grazie alla sua freschezza e al sapore agrodolce degli ingredienti.
Preparare la Caponata stabiese non è difficile e richiede solo un po’ di tempo e pazienza.
Ecco la nostra ricetta completa con tutti gli ingredienti e i passaggi per gustare a casa vostra questo delizioso piatto.

Ingredienti:

– Freselle o “chianetta” od anche pane casereccio
– 2 melanzane
– 2 zucchine
– 2 cipolle bianche
– 1 peperone rosso
– 1 peperone giallo
– 1 costa di sedano
– 200 g di pomodori pelati
– 70 g di olive verdi snocciolate
– 2 cucchiai di capperi
– olio extravergine di oliva
– aceto balsamico
– sale e pepe q.b.

Preparazione:

1. Lavare le melanzane, le zucchine e i peperoni, tagliare a cubetti e lasciarli a bagno in acqua salata per mezz’ora.
2. Tritare finemente le cipolle e la costa di sedano, poi farle soffriggere in una padella con olio extravergine di oliva.
3. Aggiungere i peperoni e farli saltare qualche minuto. Successivamente unire le zucchine e le melanzane, continuare la cottura per 10-15 minuti mescolando spesso a fuoco medio.
4. Aggiungere i pomodori pelati tagliati a cubetti, le olive snocciolate e i capperi. Mescolare bene.
5. Salare e pepare a piacere e aggiungere un cucchiaio di aceto balsamico, quindi continuare la cottura a fuoco basso per altri 10 minuti.
6. Spegnete il fuoco e lasciare raffreddare la caponata a temperatura ambiente per diverse ore. Servire la caponata fredda.

La Caponata stabiese è perfetta per l’estate, da gustare fresca e accompagnata da del buon pane casereccio o, meglio ancora, dalle famose friselle normali o quelle circolari, sempre di grano duro, chiamate “chianetta”.

Buon appetito!

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