Spari nella sala giochi a Castellammare, 16enne in comunità

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Nessuna traccia, invece, della pistola

Si è costituito il 16enne autore della sparatoria di lunedì sera in una sala giochi di Castellammare di Stabia, essendo a conoscenza delle telecamere di videosorveglianza e che, grazie ad esse, i carabinieri avrebbero fatto poca fatica a rintracciarlo.

Il ragazzo ha ammesso le proprie colpe in presenza di Salvatore Esposito, il suo avvocato. Il minore ha fornito motivazioni poco convincenti ma, soprattutto, non ha informato gli agenti sul luogo in cui conservasse la pistola per colpire la vittima. I.R. è il figlio di pregiudicato di via Rispoli che in passato è stato coinvolto in diversi affari criminali, tra cui un’estorsione messa a segno lontano da Castellammare, senza risultare direttamente collegato ai clan stabiesi.
Tra il 2008 e il 2012 – finì anche nel mirino del gruppo di fuoco dei D’Alessandro, guidato allora da Salvatore Belviso, che gli esplose diversi colpi di pistola contro. I.R. è un ragazzo “esuberante” che, insieme alla sua comitiva, frequenta la villa comunale, ultimamente luogo di incontro/scontro, di risse tra giovanissime bande rivali.
Ora è accusato di tentato omicidio e, in attesa di giudizio, è stato trasferito in una comunità essendo in stato di fermo, su decisione della Procura per i minori.


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