Napoli – Arresti domiciliari per l’ex calciatore del Casalnuovo e del Nola, Luca Pini e per il centrocampista dell’Acireale, nella stagione 2013-2014 dell’Avellino, Francesco Millesi.
S
ono loro per il gip di Napoli, Ludovica Mancini i ‘facilitatori’ delle combine per le partite di Serie B dell’Avellino truccate dal gruppo camorristico della Vanella Grassi; entrambi devono rispondere di concorso esterno in associazione a delinquere di stampo mafioso. A metterli nei guai, proprio le dichiarazioni del boss Antonio Accurso, arrestato nel 2014 insieme ad altri affiliati per l’omicidio dei fratelli Matuozzo, mentre festeggiava le ricche quote intascate dal clan per la vittoria dell’Avellino sulla Reggina, una delle due partite (l’altra e’ Modena-Avellino) valevoli per il campionato cadetto e nelle quali il clan aveva deciso di investire e riciclare ingenti somme di denaro, alterandone il risultato. Ma la cosca aveva cercato di orientare il risultato anche di Avellino-Trapani, progetto questo fallito, cosi’ come quello per Padova-Avellino, interrotto proprio dall’arresto di Accurso. A far da tramite tra il clan e il mondo del calcio, sarebbe stato il difensore del Genoa, Armando Izzo, in passato anche lui nell’Avellino, che e’ nipote di Salvatore Petriccione, uno dei fondatori del gruppo attivo nei quartieri nord di Napoli. (AGI)
Partite truccate, arresti domiciliari per Pini e Millesi
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