S
ono circa 3.000 i migranti tratti in salvo nella giornata di oggi al largo delle coste libiche, nel corso di 23 distinte operazioni di soccorso da poco concluse, coordinate della Centrale Operativa della Guardia Costiera di Roma del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
In particolare sono intervenuti assetti navali della Guardia Costiera e del dispositivo EUNAVFORMED; una unità navale della ONG SOS Mediterranee, un mercantile e due rimorchiatori in servizio di assistenza alle piattaforme libiche off shore Bouri Field.
A seguito delle operazioni di soccorso sono stati effettuati trasbordi di migranti anche su unità navali operanti nel dispositivo Frontex.
L’elevato numero di operazioni di soccorso condotte negli ultimi due giorni, con il salvataggio di oltre 5600 persone, ha comportato l’impiego di tutti gli assetti navali disponibili in area.
COLLEGATA di Aggiornamento:
NOTE:
Il Corpo delle capitanerie di porto – Guardia costiera è uno dei corpi specialistici della Marina Militare e svolge compiti relativi agli usi civili del mare ed è inquadrato funzionalmente ed organizzativamente nell’ambito del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti al quale si riconducono i suoi principali compiti istituzionali. Il Corpo, inoltre, opera in regime di dipendenza funzionale dai diversi Dicasteri, tra i quali il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, e il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, che si avvalgono della sua organizzazione e delle sue competenze specialistiche.
Tra le citate competenze, in primis, la salvaguardia della vita umana in mare, della sicurezza della navigazione e del trasporto marittimo, oltreché la tutela dell’ambiente marino, dei suoi ecosistemi e l’attività di vigilanza dell’intera filiera della pesca marittima, dalla tutela delle risorse a quella del consumatore finale. A queste ultime si aggiungono le ispezioni sul naviglio nazionale mercantile, da pesca e da diporto, condotta anche sulle navi mercantili estere che scalano i porti nazionali.
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