“La cattura di Zagaria”, il boss protesta contro la fiction
Michele Zagaria, boss del clan dei Casalesi, noto con il soprannome “Capa Storta” durante l’udienza del processo dove è a giudizio per due omicidi, ha tentato il suicidio.
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urante la videoconferenza del processo nell’aula della IV sezione della Corte d’Assise di Napoli, Zagaria dal carcere di Milano Opera dove è detenuto in regione di 41 bis, ha inscenato una protesta: ha chiesto di poter palere per rilasciare una dichiarazione spontanea, ed ha cominciato a accusare la Rai per i contenuti della fiction “Sotto Copertura”, definendoli offensivi nei suoi confronti e chiedeva un risarcimento danni di 100 mila euro da devolvere successivamente in beneficenza.
Il presidente del collegio, Provitera, gli ha tolto la parola perchè le dichiarazioni non erano attinenti al processo. Zagaria come risposta, si è attorcigliato sul collo il filo del microfono che collegava l’aula con la stazna della videoconferenza. Veloce l’intervento della Polizia Penitenziaria per bloccare il tentativo di suicidio. L’udienza è stata sospesa e “Capa Storta” è portato in infermeria per accertamenti.
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