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asquale Padalino, allenatore della Juve Stabia, è intervenuto in conferenza stampa al termine della vittoria contro la Viterbese 1-0 per effetto del goal di Alessandro Marotta. Grazie a questo successo le Vespe conservano il 5° posto in classifica.
Le sue dichiarazioni sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.
“Quando hai 3 partite in pochi giorni il problema è sempre quello di trovare le energie per recuperare in virtù anche del fatto che la Viterbese veniva da un recupero e una preparazione della gara più lunga rispetto alla nostra.
In alcune situazioni della gara avremmo potuto gestire meglio la palla, però questa squadra anche oggi ha dimostrato di essere concentrata e stare sul pezzo.
Oggi abbiamo incontrato una squadra che rispetto al girone di andata è nettamente diversa, ha delle caratteristiche che possono mettere in difficoltà. Una squadra che ha vinto a Bari, e quindi c’erano tutte le premesse per vedere un risultato diverso da quello che abbiamo ottenuto, ma in realtà devo fare solo i complimenti alla squadra.
Marotta è un calciatore che in questa categoria, ma forse anche in serie B, riesce sempre ad essere un valore aggiunto. Averlo ovviamente fa piacere perché in partite dove non si riesce ad arrivarci con il gioco o con l’organizzazione, giocatori come lui possono trovare la zampata vincente. È nostro, abbiamo aspettato, e oggi ce lo godiamo sperando che il suo momento positivo continui. Di Marotta abbiamo sposato l’aspetto umano, perché lui riesce ad essere determinante quando fa e quando non fa goal.
Lui e la Juve Stabia si esaltano a vicenda, è un giocatore importante che ha alzato caratterialmente il valore della squadra e i suoi compagni lo mettono nelle condizioni ideali per realizzare i goal.
Per quanto riguarda il ruolo del portiere sia Farroni che Lazzari sono due calciatori con storie diverse e con esperienze diverse. Oggi ho dato la priorità a Farroni perché anche per un discorso futuristico capire lo spessore di un nostro calciatore durante una partita a differenza dell’allenamento è un parametro che non potevo sottovalutare”
A cura di Giuseppe Rapesta