L’arrivo del vicepremier divide i napoletani
L’arrivo del vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini a Napoli per il comitato sulla sicurezza che si terrà domani in Prefettura divide i napoletani. C’è chi lo invita a non venire in città invocando la secessione, chi ancora non ha del tutto perdonato le offese del passato contro i napoletani, chi è già pronto a riservargli qualche fischio.
Ma nei confronti dell’operato del leader del Carroccio in tema di sicurezza cresce anche la fiducia del popolo partenopeo: “Salvini vuole il bene del suo Paese, il suo messaggio viene male interpretato” – dice un commerciante della Pignasecca. Gli fa eco un suo dipendente algerino, che oltre le aspettative difende l’atteggiamento del ministro nei confronti degli extracomunitari: “Sono un fan di Salvini perché il suo messaggio è contro gli stranieri che delinquono qua in Italia, non contro quelli che lavorano onestamente”.
Sul tema della sicurezza la richiesta dei cittadini resta quella di un aumento dei controlli in strada con più uomini delle forze dell’ordine impiegati nel presidio del territorio. Anche se per alcuni questo non basta: “I cittadini dovrebbero cominciare a denunciare – racconta un residente del centro storico – se il messaggio non parte dalle persone anche la polizia può fare ben poco”.
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