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omani 25 novembre è la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne e noi della rubrica la Vespa Rosa abbiamo chiesto un pensiero ai nostri lettori da tramandare a tutti.
Il primo a voler esprimere un pensiero in merito è stato Gianfranco Piccirillo presidente onorario dell’Associazione StabiAmore:
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“La violenza sulle donne da parte dell’uomo è un segnale di grande debolezza, che va adeguatamente contrastato sia con percorsi culturali e psicologici, sia con un’adeguata emersione e repressione dei singoli casi, secondo la normativa penale attuale.
A mio avviso un modo serio per combattere la violenza sulle donne è quello di concedere loro maggiore spazio in tutti i posti di rilevo della società civile e soprattutto nelle istituzioni politiche”
Ringraziamo Gianfranco per la stima e la sensibilità mostrata verso le donne.
A seguire anche la mamma di Gianfranco ha voluto lasciarci un suo pensiero per la lotta alla violenza contro le donne:
“La donna è come una rosa, bisogna curarla, innaffiarla, prendersene cura e cercare di farla durare il più possibile e se non succede allora significa che qualcuno l’abbia fatta appassire volontariamente per poi farla morire e questo non deve accadere mai più, la donna va rispettata sempre!
Alle donne poi dico: Amati! Sei la persona con cui passerai tutta la vita! Lascia stare chi ti maltratta, denuncia e vai avanti a testa alta sempre fiera di te stessa!”
Dopo il nostro presidente Onorario di StabiAmore e la sua dolce mamma anche Daniela Saraco, già protagonista della rubrica vespa rosa ci ha inviato il suo “stop alla violenza sulle donne”.
Ricordiamo a tutti che Daniela è una scrittrice e giornalista di calcio, e proprio in quest’ultima veste vuole dare figurativamente un calcio alla violenza.
Il pensiero di Daniela Saraco
“L’amore è libertà. In ogni sua forma. Nessuna costrizione, nessuna oppressione, nessuna giustificazione potrà mai coniugarsi con l’amore.
L’amore è rispetto, condivisione, atti voluti e mai dovuti.
Donne ed uomini sono nati con un cuore ed una mente in grado di filtrare i sentimenti e di renderli solidi, importanti, veritieri.
Quando un uomo forza, pretende, impone sta venendo meno all’essenza del sentimento.
Quando un uomo istiga, mette paura alla sua compagna crea una bolla di omertà dove mai potrà celarsi quella spontaneità che l’amore richiede, prevede.
La storia segna ed insegna. Milioni sono le vittime di violenza in tutto il mondo. Ma, spesso, l’essere umano ha memoria breve.
Che possa questo giorno essere il motivo per cui ricordare che l’amore non fa rima con dolore. E neanche con orrore.
Siate coperte per le vostre donne, capaci di scaldare, di proteggere, di accarezzare anche le fragilità più insidiose.
Siate amanti meravigliosi e mai mostri dai quali fuggire.
Siate compagni di vita e mai nemici.
Siate ciò che ogni padre vorrebbe per sua figlia.
Siate uomini e non maschi.
In memoria delle vittime di violenza.”
Domani fermiamoci tutti a pensare a questi messaggi, ai loro contenuti, al senso del pensiero di queste tre persone. Noi speriamo sempre di riuscire a cancellare per sempre questa giornata perché non più necessaria, purtroppo però dobbiamo constatare che questo momento di riflessione serve ancora.
A cura di Patrizia Esposito
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