Due ” bastardi umani “, un 69enne barese e un 53enne triggianese che per piu’ di 1 anno, avrebbero violentato una ragazza di soli 16 anni, (accompagnata da gravi problemi di disagio socio-ambientale). Sono stati arrestati dai carabinieri di Bari, con l’accusa di violenza sessuale aggravata.
Dopo la fine delle indagini, I 2 stupratori sono stati si arrestati, (la ragazza ha fornito agli inquirenti una fonte infinita di prove) ma, forse come premio per le atrocita’ commesse, hanno avuti concessi gli arresti domiciliari, dove fra il calore dei focolari domestici, avrebbero potuto “godere” di tutte le comodita’… che il carcere non avrebbe potuto loro offrire.
La triste storia era iniziata quasi un anno e mezzo fa, la ragazza, poco meno che quindicenne, era stata costretta a subire violenze e abusi di ogni genere dai 2 presunti stupratori.
Gli atti sessuali, da come appurato dalle indagini, sarebbero stati commessi in un garage, in campagna, alcune volte dentro la cabina di un lido balneare alla periferia di Bari.
Spesso i 2 indagati la costringevano ad assistere a filmini pornografici, cosi’ il “desiderio” di violenza poteva essere ulteriormente amplificato dalle immagini.
La misura cautelare è stata emessa dal gip del Tribunale di Bari Sergio di Paola su richiesta del pm Simona Filoni, lo stesso magistrato che da tre giorni indaga sul presunto stupro di gruppo, su un’altra 15enne, all’interno del porto di Bari.
Durante l’interrogatorio e’ emersa tutta la sofferenza della ragazza, si legge in una nota, unitamente al sentimento di colpa per quanto accaduto e per la sua incapacità di sottrarsi alle malsane voglie dei due indagati, probabilmente divenuti correi per mera coincidenza, ma accomunati dalla loro perversione, dai quali era quasi soggiogata, insieme alla paura per le future reazioni del padre, nell’ipotesi in cui avesse scoperto il tutto.
I due presunti stupratori erano vicini di casa della 15enne, uno dei 2 arrestati, aveva un negozio di alimentari dove la ragazza ha lavorato per qualche tempo facendo le consegne a domicilio.
L’avrebbero adescata così, all’interno del negozio, in un crescendo di abusi che la Procura definisce “una serie di turpi e deprecabili violenze poste in essere dagli indagati in danno della vittima, in maniera così sistematica e violenta, da avere compromesso la sua integrità di minore, con gravi ripercussioni sia dal punto di vista fisico che psicologico.
Il Magistrato che ha condotto le indagini, non ha ritenuto opportuno mandare i due violentatori in celle separate, a casa avrebbero potuto godere di maggiori svaghi comodamente seduti sui loro sofa’.
La Legge nei confronti di delinquenti di questo calibro, e’ stata, almeno fino a questo momento, troppo morbida; per i genitori della ragazza, sara’ davvero difficile ingoiare questa prima decisione dei magistrati inquirenti, solo chi e’ padre puo’ capire.
Ci sono reati e reati, quelli gravi, dovrebbero essere messi su una bilancia delle Giustizia diversa, e questa per i rei dovrebbe pendere sempre verso il carcere piu’ vicino.
Ma che sto a dire, per gli avvocati difensori sara’ stata la ragazza che con i suoi 15 anni appena compiuti, avrebbe irretito i 2 pervertiti.
Avra’ usato atteggiamenti poco consoni con la sua giovane eta’ se si incontreranno giudici ancora piu’ remissivi, fra il 1° grado, il 2° e la Cassazione, potrebbe essere proprio la ragazza che nel frattempo sara’ diventata maggiorenne, ad essere rinchiusa in carcere per adescamento……nulla da aggiungere vostro onore.
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