In data 31 agosto 2018, ore 18:40, abbiamo pubblicato un articolo titolato: Nocera, abusivi occupano la casa di una disabile con un raggiro: la vicenda nel quale, tra l’altro e con chiara segnalazione, annotavamo che la denuncia è stata fatta dalla famiglia Petrosino , rappresentata dall’avvocato Francesco De Prisco.
A
ltresì, sempre con chiara indicazione, abbiamo annotato:
” La donna, secondo quanto raccontato dalla sorella, un annetto fa sarebbe però stata raggirata e condotta ad abbandonare l’abitazione in cui abitava da oltre 40 anni.”
OGGI, come corretta informazione richiede e come è nel nostro costume quando ne abbiamo possibilità, diamo spazio e voce anche alla controparte per conto della quale siamo stati contattati dall’Avv. Matilde QUILLANTE che ci ha scritto quanto riportiamo in fedele copia incolla:
Gentile direttore,
con riferimento alla notizia apparsa sul Suo giornale in data 31.08.2018 ” Nocera, abusivi occupano la casa di una disabile con un raggiro” e nell’interesse nell’ attuale detentore dell’immobile, mi corre l’obbligo di chiarire e precisare che il contenuto dell’articolo ha per oggetto quanto dichiarato dalla famiglia Petrosino e pertanto rappresenta una mera rappresentazione “di parte” della vicenda. Allo stato, infatti, non vi è alcuna pronuncia che abbia accertato la qualità di “abusivo” della mia assistita, nè alcuna pronuncia che abbia accertato l’ipotizzato contestato (ma allo stato non provato ) “raggiro”. Colgo altresì l’occasione per significarLe che,allo stato, la mia assistita provvede al regolare pagamento “dei canoni di locazione e delle quote accessorie” a mezzo bollettini di c/c postale alla stessa intestati ed inviati direttamente dall’ IACP. Le sarei pertanto grata volesse provvedere a tale precisazione.
Distinti saluti
Avv. Matilde QUILLANTE
Con il presente articolo, nel dar seguito alla richiesta dell’Avv. della controparte Matilde QUILLANTE, forniamo ulteriori particolari sulla vicenda fornendo, nel contempo, ai nostri lettori, quell’informazione ampia, corretta e senza preconcetti a cui hanno diritto. Ciò fatto ora sta alla giustizia il dirimere la vicenda e farne sentenza che saremo lieti di divulgare a chiusura di tutto.
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