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Verso Catania – Juve Stabia. Giovanni Finocchiaro (La Sicilia): Le sfide con le Vespe non sono mai banali. Ripa? Penso che…

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Nel corso dell’ultima puntata de “Il Pungiglione Stabiese” è intervenuto il collega de “La Sicilia”, Giovanni Finocchiaro, il quale ci ha presentato il Catania, prossimo avversario della Juve Stabia.

Q

ueste le su parole:

Quello che sta accadendo al Catania è qualcosa di incredibile. Solo un mese fa era arrivata una roboante sconfitta a Monopoli, che aveva messo pesantemente in discussione la panchina di Lucarelli, mandando in crisi tra l’altro tutta la squadra e l’ambiente. Da quel momento invece i rossazzurri si sono ricompattati, trovando la forza di rincorrere in modo efficace il Lecce.

I cambiamenti si sono avuti anche dal punto di vista tattico, con Lodi spostato dalla congeniale e tipica posizione di regista, sulla destra, per fare posto a Biagianti verso il centro. Così Lodi è più libero dalle marcature avversarie e può incidere ancora di più sul gioco del Catania. In più è esploso Barisic, attaccante arrivato dall’Andria, inizialmente destinato alla panchina a che, complici gli infortuni delle altre punte, si è ritagliato un ruolo quasi inamovibile sulla fascia destra, contribuendo con gol pesanti alla corsa per la Serie B.

La gara con la Juve Stabia sarà importante, al pari dello scontro diretto poi con il Trapani. Ricordo l’intervento telefonico del D.S. stabiese, Polito, in una nostra trasmissione alla vigilia della gara delle Vespe a Lecce, quando il dirigente gialloblù disse senza mezzi termini di puntare alla vittoria in Salento. Pochi giorni dopo così è stato: la Juve Stabia ha vinto. Questo fa comprendere la forza della Juve Stabia, squadra a cui il Catania deve stare molto attento: lo stesso Lo Monaco ha affermato che la gara contro la Juve Stabia sarà più importante del derby contro il Trapani.

Pietro Lo Monaco lo conosciamo. E’ un dirigente che alla squadra tiene molto. Vi svelo che nel periodo negativo del Catania, sono andato giù durissimo nei miei articoli, scagliandomi contro allenatori e calciatori. Poco dopo Lo Monaco ha instaurato quasi un’intera conferenza stampa su di me, per rispondere alle mie valutazioni, ma in tal modo ha fatto quello in cui è più bravo: distogliere l’attenzione e la pressione dalla squadra per addossarle su di sé. Ovviamente poi è altrettanto bravo a punzecchiare la sua squadra quando pretende che ci sia una reazione. Con me poi non ci sono stati problemi, abbiamo subito “fatto pace”; del resto ci lega un rapporto professionale da tanti anni.

Ripa? Sono uno di quelli che lo ha sempre aspettato. Lo apprezzo molto come calciatore, al di là dei gol penso sia un elemento in grado di far salire la squadra, aiutandola a giocare meglio. La stagione per lui non è iniziata bene, ed è tra l’altro stata sfortunata, con vari legni centrati. Ripa ha poi trovato avanti a sé Curiale, capocannoniere della squadra. Gli manca un po’ il gol al Massimino, avendo timbrato il cartellino quasi sempre in trasferta. Sulle sue doti non posso certo dire nulla, ma come rendimento mi aspettavo qualcosa in più.

La Juve Stabia? E’ una squadra contro cui i risultati non sono mai scontati, in un senso o nell’altro. Rispetto alle stagioni passate, forse, la squadra ha meno individualità pur essendo molto completa nel complesso. Il campionato positivo delle Vespe mi fa molto piacere, sia per la piazza di Castellammare, che per Polito e Caserta, che qui a Catania hanno fatto molto bene ed a cui sono legato da una forte amicizia. Penso che il cammino di Fabio Caserta, iniziato da collaboratore, proseguito come vice allenatore, ed ora come allenatore in prima, parli per sé e spero lo possa portare lontano anche come tecnico.

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