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Vaccinazione: i disabili siciliani si sentono discriminati dal Governo regionale. Razza ha accolto

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alla pagina Facebook “Siamo Handicappati No Cretini” si protesta poiché la vaccinazione nell’Isola non è prevista per i disabili. L’Assessore ha accolto

Vaccinazione: i disabili siciliani si sentono discriminati dal Governo regionale. Razza ha accolto

La Regione siciliana ha provveduto a disporre la vaccinazione per gli avvocati, quale categoria a rischio del nuovo Coronavirus Sars-Cov-2, escludendo tra gli altri dall’elenco, le persone con disabilità che potenzialmente potrebbero avere più fattori di insufficienza dell’immunità

Gli avvocati sono una “categoria a rischio” e avranno priorità nella vaccinazione contro il Covid. Lo rendeva noto qualche settimana addietro (18 febbraio scorso) il consiglio dell’Ordine di Palermo che aveva ricevuto la comunicazione dal Governo regionale di centrodestra del Presidente Nello Musumeci, del Vicepresidente della Regione (docente di Diritto) Gaetano Armao e dell’Assessore regionale alla Salute (avvocato) Ruggero Razza.

Il presidente dell’Ordine degli avvocati Giovanni Immordino non ha mancato poi di ringraziare “il vice presidente della Regione Gaetano Armao e l’assessore alla Salute Ruggero Razza per la sensibilità dimostrata nell’accogliere la richiesta di Consiglio dell’Ordine di inserire gli avvocati tra le categorie a rischio per il piano di vaccinazione”.

Su tale esclusione ha fatto sentire la propria rimostranza l’associazione “Siamo Handicappati No Cretini” che dalla propria pagina Facebook ha manifestato il proprio sfogo e sdegno.

<<TUTTI TRANNE NOI – scrive l’associazione “Siamo Handicappati No Cretini” – Avvocati, tutto il personale universitario, hanno la precedenza rispetto alle persone con disabilità. Perché? Vi raccontiamo alcune delle nostre storie: • Leila, mamma di un ragazzo con grave disabilità si ritrova in ospedale adesso perché il covid le ha portato una gravissima complicazione: • Nicola, caregiver, ha un tumore molto grave appena operato, ma è giovane appena 60 anni: • Liliana 79 anni, disabile grave in lista d’attesa perché non ha ancora 80 anni: • Antonio 60 anni disabile gravissimo senza genitori, chiuso in casa; Potremmo continuare questo triste tristissimo elenco per giorni. Questi alcuni esempi di PERSONE E CAREGIVER che secondo quanto stabilito dal governo nazionale sarebbero dovuti essere i più fragili e a rischio e quindi vaccinati per primi. ed invece VEDIAMO I SELFIE DEL PERSONALE AMMINISTRATIVO 30ENNE DI UNIPA CHE SI FA IL VACCINO e a quanto pare A BREVE ANCHE GLI OLTRE 24.000 AVVOCATI POTREBBERO AVERE LA PRIORITÀ. Il tutto condito da scuse grottesche sulla tipologia di vaccini a disposizione ecc. Facciamo i conti: Sono 11.000 le persone con disabilità gravissima già censiti (la regione ha nomi cognomi, conosce vita morte e miracoli di ognuno di noi). Altrettante le persone con disabilità grave in borderline con la gravissima. Cosa ci vorrebbe a pianificare la vaccinazione domiciliare? O meglio Cosa ci sarebbe voluto? COMPETENZA, VOLONTÀ E IMPEGNO! Siamo senza parole, o forse no! Abbiamo tante domande. Perché in alcune regioni come il Lazio la vaccinazione per i più fragili sta funzionando addirittura a domicilio? Perché in altre regione le fragilità hanno avuto la priorità?>>.

Intanto ieri 28 febbraio, la Regione Siciliana ha anche diramato una nota nella quale annuncia che “dal primo marzo, in Sicilia, anche il personale docente e non docente di tutte le scuole paritarie, regionali ed enti di formazione Oif (fino alla classe 1956) potrà prenotarsi – attraverso la piattaforma telematica e gli altri servizi gestiti da Poste Italiane – per la vaccinazione anti Covid. Inoltre, a seguito della comunicazione degli elenchi da parte dei ministeri competenti alla Regione Siciliana, tale possibilità è stata estesa anche i dipendenti over 55 in servizio presso gli istituti scolastici statali dell’Isola”.

Sembrerebbero anche esclusi da questo ulteriore elenco coloro che pur avendo la residenza in Sicilia insegnano fuori Regione. Come pure sarebbero stati esclusi dalla vaccinazione gli appartenenti alle classi di nascita 1954-1955, cioè i 66enni e i 67enni, che forse più di altri hanno maggiore necessità del vaccino in quanto più avanti negli anni e sicuramente con maggiore probabilità di soffrire di patologie croniche che mettono a rischio la loro vita nel caso dovessero contrarre la Covid-19. E anche sarebbero esclusi gli Asacom (Assistente all’Autonomia e alla Comunicazione, Formazione e Opportunità) ovverosia le cooperative che operano nelle scuole.

Ps: in serata l’Assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, ha emanato una “nota alle Asp per sollecitare i vaccini per i soggetti fragili”. L’associazione “Siamo Handicappati No Cretini” fa sapere che <<Mancano i caregivers all’appello ma per il momento va bene. È un grande passo avanti. Certo viene da pensare che se non avessimo fatto così non avremmo ottenuto nulla. Viene da pensare che tutto questo è molto triste. Viene da pensare…tanto! Ma adesso facciamo un sospiro di sollievo>>.

Adduso Sebastiano

 


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