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accinazione: “false esenzioni”, denunciati 4 medici catanesi. L’Ordine dei medici di Catania: «pronti ad aprire provvedimento disciplinare»
LE INDAGINI
I Carabinieri del Nas di Catania hanno deferito ieri all’Autorità giudiziaria 4 medici operanti nella provincia. L’indagine trae origine dalle verifiche condotte nell’ambito delle attività di controllo che i militari dell’Arma stanno conducendo presso gli Hub del territorio etneo, per accertare la corretta applicazione delle procedure finalizzate al rilascio del Green pass.
L’attenzione è stata estesa sulla documentazione sanitaria non ancora evasa, presentata da numerosi cittadini che hanno chiesto l’esenzione alla vaccinazione, corredata da certificazioni mediche non rilasciate da Medici Vaccinatori secondo le vigenti disposizioni emanate dal Ministero della Salute, bensì da Medici di Medicina Generale e sanitari liberi professionisti che non operano nell’ambito della campagna di vaccinazione anti-Sars-CoV-2 nazionale.
Solo i Medici certificatori dei Centri Vaccinali HUB, sulla base di specifiche condizioni cliniche documentate, possono esentare alla vaccinazione i richiedenti, anche temporaneamente.
I Medici denunciati, invece, rilasciavano gli esoneri alla vaccinazione certificando che i loro pazienti potevano “essere ammessi in qualunque ambiente di vita e di lavoro, non presentando, e non presentasse sintomi o segni di malattie infettive o contagiose in atto”
IGO LA MANTIA, DAL 6 OTTOBRE 2020 NUOVO PRESIDENTE DELL’ORDINE DEI MEDICI DI CATANIA: «PRONTI AD APRIRE PROVVEDIMENTO DISCIPLINARE»
«L’indagine dei NAS di Catania, che riguarda i certificati di esenzione al vaccino e che ha condotto al deferimento all’Autorità Giudiziaria di 4 medici della provincia etnea non autorizzati al rilascio, ha puntato i riflettori su una situazione inammissibile, che mette in imbarazzo l’Ordine etneo e tutta la categoria – ha dichiarato Igo La Mantia, presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Catania – certificazioni false, esenzioni irregolari, “mercato nero” dei Green Pass: sono tutti fenomeni che devono essere identificati e puniti. Non si tratta solo di inadempienze etiche e deontologiche o di responsabilità morali in capo al professionista, ma di violazioni civili e penali – che configurano veri e propri reati – in contrasto con quanto emanato dal ministero della Salute. La normativa è chiara: a rilasciare i certificati possono essere solo i medici vaccinatori, dunque i pediatri di famiglia e i medici di medicina generale che abbiano aderito alla campagna vaccinale anti-SARS-CoV-2 nazionale. Da sempre la nostra professione segue linee rigide entro le quali bisogna operare e noi siamo impegnati quotidianamente nel controllo e nella verifica delle norme e degli obblighi che i nostri iscritti devono seguire con rigore. Quanto accaduto ci lascia profondamente colpiti, siamo in attesa di ulteriori sviluppi e determinazioni da parte delle Autorità Giudiziarie e dell’ASP, per procedere eventualmente con l’apertura di un provvedimento disciplinare a carico dei professionisti coinvolti. L’appello ancora una volta a tutti i cittadini e ai colleghi per denunciare violazioni e bloccare certificazioni presuntivamente compiacenti».
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