È accaduto a Valmontone, in provincia di Roma. Il siciliano nel 2010 aveva ucciso a Siracusa un affiliato durante una guerra di mafia.
Lo scorso 16 dicembre una giovane di 17 anni era appena scesa dal treno alla stazione di Valmontone, qui i tre l’hanno seguita fin sotto casa. Stava per aprire il portone quando si è sentita in trappola: il branco l’ha immobilizzata, palpandola nelle parti intime. Due abusavano di lei e il terzo li incitava.
Un passante, fortunatamente, richiamato anche dalle urla della giovane, si è accorto di ciò che stava accadendo e ha allertato gli agenti del Commissariato di Polizia di Colleferro che sono giunti tempestivamente, così tra le grida della ragazza, la presenza del testimone e l’arrivo della volante, i tre malviventi si sono dati alla fuga.
span style="font-size: 14pt;">Un siciliano di 27 anni, un marocchino di 20 e un iracheno di 28 cercano di violentare una 17enne
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La vittima durante la denuncia ha però riconosciuto le foto dei tre violentatori. I loro volti infatti erano già archiviati negli schedari fotografici dei pregiudicati della zona.
I poliziotti sono così riusciti anche attraverso le descrizioni fornite dal testimone, ad individuare i responsabili della violenza.
Si tratta di tre uomini residenti a Valmontone, tutti già noti alle forze di Polizia e con precedenti specifici. I tre soggetti hanno alle spalle precedenti per furto, rapina, ubriachezza molesta ed estorsioni.
Sono il ventenne Zakaria Er Rami marocchino, il ventottenne Arshad Saleh iracheno e Massimiliano Bennici di 27 anni, siciliano, che nel 2010 uccise a Siracusa a colpi di pistola nel corso di una guerra di mafia, Vito Grassi, affiliato alle famiglie criminali Attanasio-Bottaro.
Continuano le indagini della Polizia per ricostruire eventuali legami malavitosi dei tre: in particolare la gang potrebbe essere responsabile di altri episodi di violenza denunciati nella zona.
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