Questa mattina si è tenuta l’inaugurazione del nuovo reparto del Santobono, a presenziare Vincenzo De Luca: “l’amministrazione rilancia la città”.
“Un altro impegno mantenuto, un altro importante risultato di questa amministrazione per rilanciare la sanità campana”. Con queste parole Vincenzo De Luca questa mattina ha inaugurato un nuovo reparto di terapia intensiva pediatrica al Santobono di Napoli. Un centro assolutamente innovativo, uno tra i 25 in Italia, che ha 15 posti letto ed un percorso integrato di cura. La struttura è interamente dotata di congegni elettronici e robotici, in toto pari ad un valore di 2 milioni di euro. Durante la cerimonia, inoltre alle parole dette in relazione alla protesta dei medici che lo ha visto coinvolto, durante un suo incontro al Centro Direzionale qualche giorno prima, ha parlato del nuovo progetto ospedaliero dicendo che: “L’apertura del nuovo reparto di Terapia Intensiva Pediatrica dell’ospedale pediatrico “Santobono-Pausilipon” è un passo avanti importante anche per i Lea. Il “Santobono” è già l’ospedale pediatrico più importante del Sud Italia. Oggi si arricchisce di un reparto di terapia intensiva pediatrica che non esisteva. La cosa straordinaria è che abbiamo non solo un’eccellenza delle prestazioni sanitarie, ma anche una grande umanizzazione del rapporto con i pazienti e con i familiari dei pazienti” – “Completeremo questo intervento recuperando anche una palazzina dismessa che c’e’ nel “Pausilipon” proprio per creare una struttura di accoglienza per i familiari dei pazienti. Veramente un lavoro entusiasmante ed un punto di grande qualita’ nella nostra sanita’, che merita di essere valorizzata appieno”. Non mancano anche le considerazioni relative alla situazione critica che investe coloro che in prima persona sono coinvolti in questo progetto, i lavoratori: “Partiamo da una situazione difficile che abbiamo ereditato – spiega De Luca – ma stiamo facendo un lavoro importante per il risanamento definitivo della sanità e una riorganizzazione di eccellenza. I pagamenti devono avvenire in tempi immediati, vanno ridotte le liste d’attesa. Abbiamo impiegato 1.800 dipendenti in più nella sanità, ma non bastano. Non siamo ancora al punto giusto, chiederemo altri 4mila dipendenti restando nei parametri richiesti dal Ministero dell’Economia”.
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