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Ultimi scampoli di trattative per un possibile nuovo governo PD-M5S

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LA SITUAZIONE POLITICA e LE PRIME PAGINE DEI QUOTIDIANI di Oggi: lunedì 26 Agosto 2019

Ultimo round di trattative fra Pd e M5S sul possibile nuovo governo. Zingaretti verso il sì a Conte ma impone il veto su Di Maio. Un jolly per Palazzo Chigi

Ultimi scampoli di trattative per un possibile nuovo governo PD-M5S

Ultimo round di trattative fra Pd e M5S sul possibile nuovo governo. Zingaretti ancora possibilista. Di Maio fermo al suo/loro slogan su Conte.

Dopo una lunga domenica di trattative, trascorsa tra annunci e repentine frenate, nel corso di una conferenza stampa tenuta nel tardo pomeriggio, il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, ha aperto all’ipotesi di intesa con il M5s per l’avvio della formazione di un nuovo governo affermando che: «Serve un confronto subito sui contenuti».
A questa chiara dichiarazione di disponibilità al fare del PD, arriva la solita spocchiosa risposta del M5S che mostra, una volta di più, forse di troppo, di non aver ancora compreso nulla e di politica e di governo; soprattutto che il mondo che non ruotava attorno al Caporale, non ruota nemmeno solo attorno a loro per cui, trascorsi pochi minuti, ecco arrivare la solita risposta dei Cinque Stelle, chiaramente data senza nemmeno leggere e valutare le aperture ma tanto per fare, al solito, “ammuina”, per cui ri-dichiarono che non arretrano sul punto di Palazzo Chigi e ribadiscono: «Per noi Conte premier e i 10 punti. Il Paese non può aspettare il Pd».

Ma come? Il PD ha fatto riunioni ed una risposta diversa e puntuale l’ha data mentre loro continuano a ripetere, come un disco rotto, la solita solfa, eppoi hanno anche la faccia tosta di dire: «Il Paese non può aspettare il Pd». Inutile, qui si è ormai perso ogni senso della regione e, prima ancora, del pudore.

Nonostante tutto e nonostante il fatto che Di Maio, a questo punto, meriterebbe – come si dice a Napoli – che lo si prendesse a schiaffi dati a due a due fermandosi solo quando si raggiungesse un numero dispari, i dem – nella loro stoicità o forse abitudine al tafazzismo – continuano a mantenere la propria disponibilità al dialogo ritenendo che l’intesa sia ancora possibile.

Sarà! Me lo auguro anche se, nel farlo, non comincio a chiedermi se anch’io non mi stia infettando di tafazzismo ma …. lasciarsi andare alla Sindrome di Stoccolma sarebbe ancora peggio, per cui continuo a dirmi:

e, in attesa di avere finalmente chiarezza sullo stato delle cose, luce che dovrebbe esserci ormai da qui a poche ore visto che per le 18 sembra che il Presidente Mattarella renderà noto il calendario delle nuove consultazioni dalle quali, tanto per cominciare, si capirà già l’umore ed il pensiero sul tutto dello stesso visto che una cosa sarebbe se renderà noto che intende concludere il tutto in usa sola giornata con stretti incontri che avrebbero tanto il sapore dell’avere giusto il tempo di dirsi: è stato un piacre, addio e grazie; oppure un giro “regolare” come l’altra volta ma, comunque, sempre con l’etichetta dell’ultima spiaggia.

Dopo di che, finalmente, tutti dovranno esprimere il loro parere definitivo e smetterla con i giochini di tattica politica, come la definiscono loro, secondo me giochini da asilo mariuccia. Ma questa è mia opinione opinabile quanto e più delle loro come anche di quella dei vari giornali che oggi, anch’essi in attesa di chiarimenti, in prima pagina titolano (vedi foto il testa):

La Verità

Sull’IVA ci raccontano frottole.
Bastano pochi miliardi e pochi minuti per evitare che scattino le clausole di salvaguardia.
Fico si sfila, i 5 Stelle insistono sul nome di Conte e l’inciucio si incarta. Torna in pista la Lega

Libero

Zingaretti pappamolle
Renzi gli dice cosa fare e 5stelle vuole imporgli il programma, il premier e perfino la lista dei Dem da mettere e da escludere dal governo M5S-Pd. Lui prova a resistere ma è fiacco

IL Giornale

Il Pd cala le braghe
Zingaretti pronto a fare la ruota di scorta in un bis del premier imposto da M5S.
Parla di “programmi” ma vuole ministeri. Lega, sondaggio choc: in un mese persi 5 punti

IL SECOLO XIX

Conte premier? Zingaretti dice sì ma senza Di Maio. Gelo dei grillini
Il leader dem: confrontiamoci sui programmi I Cinquestelle: il Paese non può aspettare il Pd

IL TEMPO

Tutto il Pd si è già messo a tavola
Franceschini e i capicorrente pronti a saltare sulle poltrone della Lega e di parte dei M5s
Zingaretti fa ancora resistenza su Conte premier, i suoi sono disponibili a digerire chiunque

Il Resto del Carlino

Lite su Conte, Pd-M5s ai ferri corti
Fico si sfila e la trattativa si complica. Torna l’ipotesi Lega

Il Fatto Quotidiano

Di Maio-Zinga, guerra di nervi su Conte. Oggi si decide tutto

CORRIERE DELLA SERA

Il Pd apre, Di Maio più freddo
Zingaretti: prima i contenuti, discontinuità sui nomi.I5Stelle insistono su Conte. E si tratta

la Repubblica

Fumata nera, futuro grigio 5Stelle e Pd, ancora muro contro muro sul Conte bis. Di Maio va al mare e prende tempo: “L’unico nome è quello del premier”. Ma i due leader sono accerchiati. I renziani per l’intesa, dall’area Fico pressioni per evitare un nuovo accordo con la Lega
Zingaretti: “Non accettiamo i diktat e i no via social. Non è così che si governa l’Italia”

LA STAMPA

Il Pd detta le condizioni su Conte
Zingaretti verso il sì, ma impone il veto su Di Maio. Il premier: pronto a rivedere il decreto sicurezza

IL MATTINO

Conte bis, la mossa del Pd
Il segretario Zingaretti tentato: in cambio un ministro di peso e un commissario Ue
Il no di Fico: rimango alla Camera. Il premier da G7: “Se è utile resto a Palazzo Chigi”

LA GAZZETTA del MEZZOGIORNO

Braccio di ferro su Conte
I 5Stelle insistono. Zingaretti: non può essere un rimpastone
Il Colle chiede indicazioni, domani si decide: accordo o voto

e poi ancora altri:

IL MESSAGGERO

Il Pd tentato dal Conte bis
Zingaretti: “No al rimpastone”. Prime aperture in cambio di ministri-chiave e commissario Ue
Il premier: “Se sono utile resto al mio posto”. Fico si chiama fuori. I sospetti M5S su Di Maio

LA NAZIONE

Lite su Conte, Pd-M5s ai ferri corti
Fico si sfila e la trattativa si complica. Torna l’ipotesi Lega

IL GAZZETTINO DI VENEZIA

Il Pd tentato da un Conte-bis
Di Maio non cede su Palazzo Chigi. E Fico si defila Zingaretti: «Discontinuità». Ma la trattativa va avanti. `Il premier: «Se sono utile resto». Nel compromesso ai dem andrebbero ministeri di peso e commissario Ue

E QUESTO È! Il caos insomma: il tutto ed il contrario di tutto!

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