Napoli –  Sono tre le vittime della tragedia familiare avvenuta tra ieri notte e stamattina in una palazzina di via Licola mare, a Licola, frazione del comune di Giugliano, nel Napoletano. Dopo avere ucciso la moglie Marina, 30 anni, la figlia Katia, di 4 anni, forse per un raptus di follia, nel pomeriggio, in ospedale, è deceduto anche Volodymir Havrylyuk, per la grave ferita infertasi alla gola con un coltello. Secondo i carabinieri, che indagano sull’episodio, l’uomo, in possesso di un regolare permesso di soggiorno, tra la notte e questa mattina ha aggredito a colpi di ascia la moglie e la piccola, causandone la morte mentre erano nella stanza da letto.Â
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l corpo della donna è stato trovato dai militari riverso sul pavimento, la bambina, invece, era stesa sul letto. I carabinieri hanno anche rinvenuto, ancora sporchi di sangue, un’ascia, attrezzo da lavoro dell’ucraino, che dava una mano in un vivaio di fiori e piante nella vicina Cuma, e un coltello da cucina: la prima usata per uccidere le familiari, il secondo per procurarsi un taglio profondo alla gola.Â
A dare l’allarme è stato il datore di lavoro dell’ucraino, intorno alle 11, che è andato a casa sua, in una palazzina a ridosso della spiaggia, in via Licola mare, per accertarsi del motivo della sua assenza. Bussando alla porta, si è imbattuto nell’uomo, ferito e con i vestiti sporchi di sangue. “Ho fatto un guaio”, avrebbe detto, ripetendo la frase piu’ volte, l’uomo al suo datore di lavoro, il quale immediatamente ha avvertito il 112. Sul posto è giunto anche il 118 che ha soccorso e trasportato l’ucraino all’ospedale di Santa Maria delle Grazie, a Pozzuoli, dove è morto qualche ora dopo. Stando ai vicini quella degli Havrylyuk era una famiglia tranquilla, anche se negli ultimi tempi, come hanno accertato gli investigatori, ci sarebbero stati frequenti litigi tra marito e moglie. Â
/agi
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