Tutela ambientale : “L’erba del vicino…” è anche casa mia!
La questione ambientale, per quanto “chiacchierata” è ancora presa troppo poco sul serio, tanto che sono ancora numerosi gli episodi di cronaca che vedono l’intervento delle Forze dell’Ordine per sequestrare discariche abusive, vero e proprio cumulo di schifezze.
Ultimo esempio:
AGEROLA: tutela ambientale. Carabinieri sequestrano discarica abusiva di 5mila mq
I Carabinieri della stazione di Agerola, insieme a quelli della Stazione Forestale di Castellammare di Stabia, hanno sequestrato un’area privata di circa 5mila mq e denunciato i 4 proprietari del fondo. Nell’area una discarica abusiva, all’interno della quale erano stoccati 40 metri cubi circa di rifiuti speciali non pericolosi, costituiti prevalentemente da materiali ferrosi e scarti edili. All’interno della stessa proprietà erano depositati anche 300 metri cubi di terra e roccia da scavo, misti a materiale di demolizione edile.
N
on importa quanto siano “tonanti” gli annunci di riforma da parte dei politici di turno, se i programmi non vengono attuati e non esiste anche un’attenta supervisione, ci sarà sempre chi, incurante dei principi di civiltà, rispetto e legalità, penserà sempre e solo al proprio tornaconto.
Questa citata, sebbene sia una notizia inerente all’area di Agerola, riguarda comunque tutti noi: siamo tutti abitanti dello stesso pianeta, viviamo nei confini dello stesso paese, sotto lo stesso ordinamento giuridico. Il fatto che le conseguenze degli illeciti altrui non ci “tocchino” -almeno alla prima impressione- non vuol dire che siamo legittimati a disinteressarci.
Avere una visione “campanilistica” è il motivo per cui il problema ambientale continua a peggiorare. Pensare di vivere semplicemente il proprio presente, senza preoccuparsi di come si vive l’ambiente in cui si sta, è un grave atto di inciviltà.
Gli esseri umani non sono altro che uno dei tanti componenti dell’ecosistema, sarebbe quindi dignitoso per noi stessi, mantenere quel briciolo di umiltà, da non farci credere padroni del creato.
La pandemia ha dimostrato come i nemici più pericolosi sono quelli apparentemente più insignificanti per dimensione.
Nella speranza che questo Natale offra a tutti momenti di riflessione per ponderare sulla fragilità della vita, e di come invece “vivere con coscienza e responsabilità” possa darle spessore, valore, onore.
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