La Juve Stabia va sotto a Torre del Greco, dove colpisce prima Maniero. Gli stabiesi però rispondono poco dopo con la rete di Caldore che fissa il risultato sul pareggio.
PODIO
Medaglia d’oro: a Davide Barosi, che apre l’anno nuovo come aveva chiuso il precedente. Per il portiere della Juve Stabia subito interventi decisivi per il risultato, che denotano come la concentrazione ed i riflessi non abbiano risentito della sosta natalizia. Allunga i guantoni su Stampete e Franco e nega la doppietta all’indiavolato Maniero. Netta inoltre la crescita in termini di personalità, chiara quando il giovane numero 1 predica calma con gesti ed urla indirizzate ai compagni più esperti.
Medaglia d’argento: a Marco Caldore, possente in difesa come nei blitz offensivi. Consueta prestazione gagliarda per il guardiano della retroguardia della Juve Stabia, cui Maniero non fa vivere certo una serata tranquilla senza però riuscire ad offuscarne il rendimento. Il 24 gialloblu evita guai peggiori, prima e dopo la rovesciata del 19 della Turris, a cui risponde immediatamente con l’incornata che rimette in gara gli stabiesi; con lui regna la sostanza ma non manca anche l’eleganza che gli permette di staccarsi più volte palla al piede dalla linea della difesa.
Medaglia di bronzo: a Daniele Mignanelli, che non inizia bene ma cresce e tanto sulla distanza. Sembra quasi la replica della gara di Cerignola, con il terzino subito nervoso, ma l’epilogo è fortunatamente diverso. L’ex Avellino ritrova serenità e sgroppate dopo la metà del primo tempo, sfornando cross e traversoni per gli attaccanti. Spiccano nella gara di Mignanelli il servizio per la testa di Pandolfi nella prima frazione e la rasoiata per l’inserimento di D’Agostino che quasi nel finale regala il successo alle Vespe. Sarebbe interessante vedergli calciare qualche punizione dal limite dell’area.
CONTROPODIO
Medaglia d’oro: a Tommaso Maggioni, che soffre la vivacità di Ercolano senza riuscire a prendergli le misure. Il 96 ha la sfortuna di trovare nella sua zona l’elemento della Turris più in forma, insieme a Maniero, e fatica a prenderne le misure. Solo dopo avergli concesso parecchi spazi, Maggioni ne argina in parte la velocità. Gara con qualche sbavatura di troppo per lui.
Medaglia d’argento: a Manuel Ricci, che annaspa insieme a tutti gli elementi del centrocampo. Poco brillanti i tre interpreti della mediana, con Scaccabarozzi generoso ma poco lucido e Berardocco impreciso ma comunque bravo a pescare la testa di Caldore. L’ex Potenza fatica ad incidere, toccando in generale pochi palloni e fallendo qualche controllo di troppo.
Medaglia di bronzo: a Gianmarco Zigoni, che non ha palle da capitalizzare in gol ma che fa poco anche lontano dalla porta. Va bene che un attaccante sia chiamato principalmente a buttarla dentro ma quando ciò non è possibile, va dato un contributo persino maggiore spalle alla porta, lontano dall’area rivale e nella gestione di palla e falli. Dinamiche in cui il 9 stabiese si vede poco, non iscrivendosi neanche al confronto diretto con il rivale Maniero.