Queste le sue parole
Il direttore del settore giovanile della Juve Stabia, Alberico Turi, ha parlato durante ‘Il Pungiglione stabiese’: “Vi ringrazio per l’attenzione che state mettendo per il settore giovanile. La vostra collaborazione fa si che il gruppo cresca in maniera esponenziale e permette sempre di più la crescita soprattutto dei ragazzi. Il calcio è fatto di rispetto dell’avversario: non bisogna esaltarsi per i successi e non bisogna abbattersi nelle sconfitte. Serve programmare il lavoro settimanale, proseguire in quello facendo si che i risultati arrivino alla lunga. Nazionali? Tre Under 15 e due Under 17 sono andati in nazionale, ma potevano essere 4 gli under 15. Selvaggio aveva sbalordito gli osservatori della Nazionale presente. Ha un tesserino annuale, non avendo il pluriennale non può essere ancora convocato. Non a caso Saby Mainolfi è il responsabile del settore giovanile: un ragazzo preparato che merita tutte le considerazioni di questo mondo. Gli sono arrivate sirene di società importanti ma si è legato al progetto di Castellammare di Stabia e ha scelto di innamorarsi di questi colori. Amore? Un siparietto simpatico, ho visto nei suoi occhi l’emozione di un padre guardare il proprio figlio. Lui stesso ha calcato quel terreno di gioco e vedere il figlio in campo l’ha reso felice. Under? Abbiamo preferito spostare le gare il 23 ottobre durante la sosta del campionato contro la Casertana per l’indisponibilità del Menti che vedrà impegnata la Juve Stabia contro il Foggia domenica. Ambiente sano? Il merito non è solo mio, ma va diviso con tutti quelli che collaborano tutti i giorni. Con il tempo riusciamo a fare sempre gruppi di lavoro importanti che ci consentono di lavorare in maniera genuina. Berretti? Dopo le gare ho chiesto a tutti di restare con i piedi per terra. A Panico ho detto che non va guardato il 7-0 del Catania contro la Reggina che resta un settore giovanile all’avanguardia. Bisogna affrontare la Reggina con il dovuto rispetto. Altra trasferta lunga, ma come sempre, va curata come se fosse una prima squadra con tutti i confort del caso. Anche nel passato, prima dell’arrivo di Andrea De Lucia, facevamo le trasferte in questo modo e i meriti vanno a Franco Manniello. L’avvento di De Lucia ha permesso una gestione differente”.