Troest, difensore centrale danese della Juve Stabia al suo quarto anno a Castellammare, ha festeggiato prima del match col Palermo le sue cento presenze con la maglia delle Vespe con una maglia celebrativa consegnatagli per l’occasione dal presidente Andrea Langella.
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E così per il quarto anno consecutivo è prevalsa la stabiesità del calciatore e soprattutto della moglie che da sempre ormai preferisce assolutamente restare a Castellammare.
E la Juve Stabia in pratica è come se avesse fatto un ulteriore acquisto, perché avere uno come il danese in squadra è davvero tanta roba in questa categoria.
Le caratteristiche tecniche e la carriera di Magnus Troest.
Magnus Troest, difensore centrale danese della Juve Stabia, è stato soprattutto tre anni fa nella stagione culminata con la promozione diretta delle Vespe in Serie B a suon di record, sicuramente uno dei punti forza della squadra allenata da Fabio Caserta. Nato a Copenaghen il 5 giugno del 1987, il “vichingo” stabiese ha compiuto 34 anni nel giugno scorso.
Copenaghen, città natia di Magnus Troest, tradotto in italiano vuol dire porto di mercanti, e in questa ottica parlando di mercanti, anche se in questo caso la merce è rappresentata dai calciatori, fu davvero molto lungimirante la scelta del direttore sportivo della Juve Stabia di allora, Ciro Polito, che ad agosto del 2018 decise di affidarsi a questo difensore dalla provata esperienza.
Nato calcisticamente in patria nel Midtiylland, Troest ha maturato una grande esperienza soprattutto in Serie B con squadre del calibro di Atalanta, Recreativo Huelva (Spagna), Varese (tra le cui fila affrontò anche la Juve Stabia qualche anno fa), Virtus Lanciano e Novara prima di approdare a Castellammare.
Quando arrivò a Castellammare qualche addetto ai lavori storse il naso pensando che il calciatore danese avesse già imboccato la parabola discendente, ma si sbagliava di grosso.
Troest a la sua esperienza alla Juve Stabia.
Troest in campo è stato l’esatto opposto: un mix di forza fisica e qualità tecnica di alto livello, bravissimo a svettare di testa e capace non solo di incutere timore agli avversari in fase passiva ma anche di impostare molto bene il gioco uscendo con grande eleganza, palla al piede, per dare il via molto spesso alla fase attiva di gioco delle Vespe nel 4-3-3 di mister Caserta ma anche nella squadra allenata lo scorso anno da mister Padalino.
Una vera e propria diga insormontabile nell’anno della promozione in B che ha permesso insieme a Roberto Vitiello, a Paolo Branduani, Lino Marzorati (poi passato alla Cavese), Nicholas Allievi e Luca Germoni, di rendere impenetrabile una difesa che, già nell’anno precedente terminato con l’eliminazione ai playoff contro la Reggiana, non aveva subito molti gol.
Un valore aggiunto in campo, addirittura gladiatorio in alcune gare soprattutto del girone di andata ma anche del finale di campionato, che sicuramente è stato decisivo per la conquista del sogno chiamato Serie B nella stagione 2018-2019.
Purtroppo nell’anno di Serie B poi culminato con la retrocessione, non si è visto il miglior Troest. Per gran parte della stagione è stata una stagione da dimenticare anche per lui, soprattutto nella fase post-lockdown.
Solo lontano parente del vichingo che aveva rappresentato un’ostacolo insormontabile per gli attaccanti della Serie C nella stagione precedente. La Serie B purtroppo era ben altra cosa e lui se ne è accorto subito.
Nella scorsa stagione nella Juve Stabia targata Padalino, è stato uno dei punti di forza della squadra, trovando spazio quasi sempre da titolare sia nell’iniziale 4-3-3 che nel 3-4-3 dello sfavillante girone di ritorno.
Troest con mister Novellino.
In questo campionato all’inizio ha trovato poco spazio, sia per scelte tecniche del mister che per ragioni legate al minutaggio che impongono l’impiego iniziale di 3 under.
Entrato per la prima volta nel finale di Vibonese-Juve Stabia, trova spazio per la prima volta da titolare solo lunedì sera quando viene premiato per le sue cento presenze nella Juve Stabia.
E subito si è rivisto il vero Magnus Troest, assoluto dominatore della difesa gialloblè, a formare con Tonucci e Caldore un terzetto implacabile che non lascia spazio ai pur quotati attaccanti del Palermo.
Troest è uno di quei calciatori da cui deve iniziare la riscossa delle Vespe anche in questa stagione e vederlo comandare la difesa gialloblè è davvero un lusso in questa categoria.
a cura di Natale Giusti.