Tre arrestati che trasportavano droga tentando di disfarsene. Altri nascondevano piantagione di marijuana in un cunicolo.
I Carabinieri della Compagnia di Cefalù hanno tratto in arresto tre persone che trasportavano droga. I tre sono stati arrestati per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, sono C.n.a., 29enne, P.e.r. 28enne e F.p.r , 21enne, tutti di Gela e già noti alle Forze dell’Ordine.
I militari, impegnati in un servizio di controllo del territorio e prevenzione, sull’autostrada A-19 allo svincolo di Scillato, durante un posto di controllo, hanno intimato l’alt ad un’autovettura con a bordo tre persone. Arrestata la marcia, il passeggero ha tentato vanamente di sbarazzarsi di una busta in cellophane contenente due panetti di hashish per un peso complessivo di 150 grammi.
Sullo stupefacente, sottoposto a sequestro, i Carabinieri del L.A.S.S. del Comando Provinciale eseguiranno le analisi qualitative e quantitative. Gli arrestati sono stati ristretti in camera di sicurezza in attesa del rito direttissimo, questa mattina il Tribunale di Termini Imerese nel convalidare l’arresto ha disposto per i tre la misura cautelare dell’obbligo di dimora.
I Carabinieri della Stazione San Filippo Neri (ZEN, acronimo di Zona Espansione Nord), quartiere di di Palermo, hanno scoperto una piantagione di marijuana, all’interno di un cunicolo sotto uno dei tanti padiglioni del quartiere “Zen 2” .
I militari, in via Agesia da Siracusa, hanno rinvenuto una serra per la coltivazione “indoor” di marjuana con 125 piante alte circa mezzo metro. La piantagione era attrezzata con materiale fertilizzante, lampade alogene e impianti di condizionamento il tutto allacciato abusivamente alla rete elettrica pubblica, così come confermato dai tecnici ENEL intervenuti sul posto.
La sostanza stupefacente e il materiale utilizzato per realizzare la serra sono stati sottoposti a sequestro; sul sito è stata anche effettuata la campionatura per le successive analisi quantitative e qualitative a cura del Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Reparto Operativo di Palermo. Sono in corso indagini per risalire ai responsabili che hanno realizzato e curato la piantagione.
Lascia un commento