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Tragedia familiare: aggredisce la moglie e si suicida

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nzola dell’Emilia (BO) Tragedia familiare: aggredisce la moglie con un coltello alla presenza dei figli. Lei fugge e viene soccorsa, lui si suicida.

Stamattina, verso le 11, degli operai impegnati in un cantiere in via Zucchini, ad Anzola dell’Emilia, nella periferia di Bologna, hanno udito delle grida provenire dal primo piano della palazzina alla quale stavano lavorando.

Grida di bambini e di una donna.

Glio operai chiamano subito i soccorsi mentre dalla finestra vedono volare fuori un coltello.

Poi vedono una donna col volto insanguinato che fugge dal palazzo insieme ai suoi bambini che, come abbiamo appreso, hanno 4 e 7 anni.

La donna, in evidente stato di shock, insanguinata ma ferita lievemente, veniva soccorsa assieme ai bambini e condotta in ambulanza all’Ospedale Maggiore di Bologna, dal quale è stata dimessa in serata.

Anche i Carabinieri, allertati dagli operai, sono arrivati subito sul luogo ma, al momento dell’ingresso in casa, hanno scoperto che il marito si era già tolto la vita, indirizzando verso se stesso la lama di un altro coltello, col quale si è praticato ferite mortali, alla gola e ai polsi.

Di nuovo l’inspiegabile follia.

Raccogliendo le confidenze dei vicini, si tratteggia una coppia normale, senza problemi economici, né, apparentemente, di altra natura.

Lui ingegnere e lei maestra, mai udite liti in precedenza e pare che i genitori di lei fossero venuti a vivere da poco nella palazzina a fianco.

I Carabinieri, unitamente al PM e alla scientifica, hanno stazionato tutto il giorno nell’appartamento che subito era stato posto sotto sequestro, ma pare che l’uomo si sia effettivamente tolto la vita da solo, un attimo prima dell’ingresso dei militari.

Sono una penna feroce sui femminicidi, detesto gli uomini che brandiscono coltelli e la società compiacente che ci circonda, ma per questa volta, sospendo il giudizio fino a maggiori informazioni, perché davvero al momento, appare un fatto inspiegabile.

Una tragedia non annunciata, per una volta.

Niente denunce pregresse trascurate o i brutti risvolti ai quali siamo abituati in casi simili.

Quindi, vi terremo aggiornati mentre i nostri complimenti vanno agli operai e alle forze dell’ordine, intervenuti con la massima celerità, evitando probabilmente di peggio e soccorrendo subito la mamma ed i bambini.

Francesca Capretta / Redazione

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