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Torre Annunziata, nuotatore disabile premiato dall’Associazione Luca Coscioni

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L’Associazione Luca Coscioni premia un nuotatore disabile di Torre Annunziata per il suo impegno nella lotta alle barriere architettoniche

L’associazione intitolata all’economista Luca Coscioni, scomparso nel 2006, ha conferito, nel corso del Memorial di Orvieto, il premio “No Barriere” a Salvatore Cimmino, nuotatore disabile di Torre Annunziata (Na) impegnato da anni con le sue imprese umane e sportive in giro per il mondo nell’ambito del progetto “A nuoto nei mari del globo – Per un mondo senza barriere”.
L’Associazione è sempre molto attiva nella tutela delle libertà civili e nella promozione della libertà di ricerca scientifica è balzata alle cronache per aver accompagnato, tramite il suo tesoriere Marco CappatoFabiano Antoniani – conosciuto come Dj Fabo – nel suo ultimo viaggio in Svizzera.
“Cimmino è il caparbio simbolo della battaglia alle difficoltà che affrontano ogni giorno le persone portatrici di handicap, alle assurde prese con barriere architettoniche, sociali e culturali. La sua grinta è la risposta a ogni discriminazione, affinchè tutti possano beneficiare di pari diritti e opportunità”, ha commentato il segretario Associazione Luca Coscioni Filomena Gallo.
A livello politico il parlamento ha i numeri per continuare a conquistare riforme civili e di libertà. Definirsi ‘governo del cambiamento’, significa concretizzare una riforma della sanità che rispetti il principio di equità nell’accesso alle cure; applicare pienamente la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, rimuovere le barriere architettoniche varando politiche idonee alla conduzione di una vita indipendente e aggiornare efficacemente la lista dei Livelli essenziali di assistenza e del Nomenclatore tariffario degli ausili e delle protesi”, conclude Gallo.
Sull’ultima battaglia, in settimana, è arrivato anche l’appello della campionessa sportiva Bebe Vio.
Sono molto onorato del riconoscimento dedicato ad una grande persona come Luca Coscioni che, con il suo insegnamento, ha dato forza a tanti uomini – dice Cimmino -. Un motivo in più per continuare a combattere, e farlo fino in fondo. Non ho potuto presenziare alla cerimonia perchè sono dovuto rimanere a fianco di mia madre, colpita da una grave malattia. E’ proprio a lei che dedico questo premio poichè è grazie a lei che oggi sono quello che sono. Grazie ai suoi insegnamenti sull’amore verso il prossimo”.

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