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Il Museo diocesano sorrentino-stabiese è un museo di tipo archeologico, sito in Castellammare di Stabia, custode di diversi tesori.
Tesori stabiesi nascosti: Museo diocesano sorrentino-stabiese
Il Museo diocesano sorrentino-stabiese è un museo di tipo archeologico, sito in Castellammare di Stabia e nato per volere dell’arcidiocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia insieme ad un team di archeologi.
E’ stato inaugurato nel giugno del 2008 per volere dell’arcivescovo dell’arcidiocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia, Felice Cece. A seguito di lunghi restauri è stato possibile rendere agibili i locali della vecchia chiesa dell’Oratorio: in poco tempo questo piccolo gioiello ha ottenuto un discreto successo di pubblico totalizzando in pochi mesi oltre 2.000 visite.
Nonostante le dimensioni ridotte, il museo ospita al suo interno numerosi reperti archeologici risalenti per lo più all’epoca romana, provenienti dagli scavi archeologici realizzati nella cosiddetta Area Christianorum , scoperta durante i lavori di costruzione della cappella di San Catello alla fine del 1800.
Prima dell’apertura del museo i reperti erano custoditi all’interno dell’Antiquarium stabiano, che raccoglie anche quelli provenienti dagli scavi archeologici di Stabia sulla collina di Varano, ma chiuso da lungo tempo in attesa di una miglior collocazione.
Oltre ai resti di epoca romana, anche altri risalenti al periodo rinascimentale o provenienti dalla terza cattedrale di Castellammare di Stabia o dall’antica chiesa di San Francesco, più una piccola statuetta in terracotta raffigurante San Biagio e ritrovata nell’omonima grotta. Inoltre fori all’interno del pavimento, coperti da lastre di vetro, permettono di osservare la cripta sottostante la vecchia chiesa, mentre sulla controfacciata principale vengono proiettate delle immagini che ritraggono la zona degli scavi dell’Area Christianorum della cattedrale, attualmente inaccessibile.