S
ul palcoscenico del Teatro Sociale di Brescia, Paolo Valerio ne “Il Muro Trasparente” è alle prese con una partita a tennis che diventa metafora di un’intera esistenza. Uno spettacolo particolarissimo che il pubblico ascolterà attraverso le cuffie che verranno consegnate all’ingresso in sala.
Prosegue la Stagione di prosa del Centro Teatrale Bresciano Questo cuore umano con Il muro trasparente. Delirio di un tennista sentimentale, spettacolo particolarissimo, con Paolo Valerio.
Lo spettacolo è a cura di Monica Codena, Marco Ongaro e Paolo Valerio, con Paolo Valerio. Le scene sono di Antonio Panzuto, il progetto fonico di Nicola Fasoli, il disegno luci di Marco Spagnolli per una produzione Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e Teatro Stabile di Verona.
In Il muro trasparente. Delirio di un tennista sentimentale Max, il protagonista, è solo sul palcoscenico e affronta la crisi della sua vita come ha sempre fatto: giocando a tennis. Si misura contemporaneamente con la passione per lo sport e la passione amorosa. Gioca, pensa, racconta, si dibatte. Mentre colpisce inesorabilmente la pallina, emergono le sue emozioni, le sue ossessioni. Momenti di silenzio si alternano a urla di sfida, quasi disperate, di un uomo alle prese con gerarchie di sentimenti che si travasano l’uno nell’altro. Le soluzioni si fanno problemi, l’agonismo dell’innamoramento trascolora nella rivalità tra solitudine e vita.
Avrà il fiato necessario per portare a termine la partita?
Max scandisce il suo sfogo palleggiando quasi mille volte… contro il pubblico. Che però osserva protetto da un muro di plexiglas, un muro trasparente. Una parete che divide e protegge, inquieta e rassicura, metafora dei fantasmi e delle angosce da scacciare, mentre Max si gioca una partita, quella con se stesso e con la sua vita, in un crescendo di rabbia in cui i colpi risuonano scandendo il passare del tempo.
Paolo Valerio è l’interprete di uno spettacolo particolarissimo, in cui il pubblico ascolterà le riflessioni e le parole dell’attore attraverso delle cuffie che verranno consegnate all’ingresso in sala. Uno spettacolo che ci presenta lo sport e il tennis come parabola della quotidianità, occasione per una profonda riflessione sull’esistenza.
Dal 26 al 30 aprile al Teatro Sociale, per la Stagione del Centro Teatrale Bresciano in via Felice Cavallotti n.20 Brescia