Un’ora e venti di spettacolo che, grazie alla maestria di Graziano Piazza, tiene il pubblico sempre attento e concentrato sul raccontato.
Brescia, Teatro Santa Chiara: ‘Viaggio al centro della terra’ con Graziano Piazza
U
n applauso interminabile accoglie la prima in scena al Santa Chiara di Viaggio al centro della terra. Un’interpretazione magistrale quella di Graziano Piazza che per circa un’ora e venti tiene il pubblico attento e concentrato sul suo racconto. Una capacità di coinvolgere attivando l’immaginario attraverso le parole che ha potuto accontentarsi di una scenografia essenziale, anche se puntuale e ben curata.
Bellissimi i costumi utilizzati, che insieme ha gli altri oggetti appartenenti al “mondo in superficie”, sono fedeli al contesto storico di riferimenti di metà ottocento. La scena è sostenuta da un efficace gioco di luci ed ombre, in grado di adattare le ambientazioni al racconto, e da pochi altri oggetti che il protagonista usa sapientemente durante tutta la durata del monologo.
Fin dai primi minuti è presente la poltrona rossa, che verrà utilizzata per le più svariate funzioni durante tutto lo spettacolo, posta accanto ad un grammofono ed un mezzo busto; mentre una struttura di carta sullo sfondo, alternava i paesaggi corrispondenti alle varie tappe della storia. Dapprima l’interno della stanza del protagonista, per poi spaziare fra i fantastici luoghi del percorso diretto al centro della Terra.
Il racconto si sviluppa in modo lineare, scandendo le varie tappe, corrispondenti alle fasi di crescita del protagonista Axel. Sul palco la presenza dell’attore, è accompagnato dal “servo di scena”, che fa da supporto narrativo per tutta la durata del viaggio, contribuendo a rendere evidenti gli aspetti più importanti della storia. Come ad esempio il contenuto della lettera, nel momento iniziale del suo ritrovamento e decodificazione. O come durante i continui rimandi alla futura sposa Grauben, dove colorava la scena cospargendo il palco con petali rossi.
Ma il ruolo principale è sicuramente quello ricoperto da Graziano Piazza, che attraverso un efficacie interpretazione riesce a comunicare, insieme al racconto, le emozioni stesse del protagonista, rendendo evidente, grazie anche ad un abile intreccio fra parole e musica, il percorso di crescita del passaggio che da un’iniziale diffidenza giunge ad maggior fiducia e consapevolezza di se.
TAN KOROGLU / SPETTACOLI
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