Scopri il fascino dei taxi di un tempo a Roma, un viaggio nella gentilezza e nella passione dei tassisti che oggi ci manca.
Il fascino dei taxi di un tempo: un viaggio nella Roma del passato
Nel cuore di Roma, e in tutto il Paese, un tempo prendere un taxi, o tassì come lo chiamavano, era un autentico piacere. Oggi, mentre i tassisti protestano e scendono rapidamente nella classifica dei servizi più odiati, vale la pena ricordare quei giorni d’oro.
Il Taxi di un Tempo: Un Compagno, Non un Nemico
I
n passato, chiamavamo il taxi per telefono e, anche se talvolta non rispondeva subito, dopo pochi minuti il conducente arrivava. La sua domanda “Dove la porto, dottore (o signore)?” era un inizio gentile e amichevole, simile a fare una nuova conoscenza. Il tassista era un alleato, non un nemico.
Le Iconiche Vetture Gialle e la Guida Tranquilla
I taxi gialli Fiat, Alfa Romeo o Lancia erano puliti e in ottime condizioni. Durante il viaggio, il tassista si adattava al tuo ritmo, guidando con calma per risparmiare benzina. La tranquillità di un taxi notturno, con il ticchettio del tassametro e una musica a basso volume su richiesta, creava un’atmosfera unica.
Il Tassista: Un Professionista Sicuro al Volante
Il tassinaro, di solito un uomo di esperienza, aveva le mani salde sul volante e un cambio di marcia impeccabile. Poteva indossare un berretto per contrastare il vento, ma emanava sempre professionalità.
Un Viaggio in Silenzio o Conversazioni Gentili
Spesso il viaggio iniziava in silenzio, ma a volte si apriva una conversazione. Il tassista capiva se avevi voglia di parlare e seguiva qualsiasi argomento, senza giudicare. Oggi, i tassisti sembrano stressati e imbufaliti fin dall’inizio.
Una Guida Appassionata della Città Eterna
Il tassista di un tempo amava Roma e conosceva ogni suo angolo. Talvolta faceva deviazioni per rendere il viaggio più interessante. Oggi, è raro trovare tassisti così appassionati.
Un Tempo di Tolleranza e Gentilezza
Il tassista di un tempo aveva piacere a raccontare la sua storia, spesso quella di un immigrato che aveva costruito una vita onesta a Roma. La mancia era data con gratitudine.
In un’epoca in cui la gentilezza e la passione guidavano il servizio taxi, il viaggio in taxi era molto più di un tragitto. Era un’esperienza, un viaggio nella Roma del passato che oggi ci manca.