Il commissario ad acta Urbani segnala che sono stati stanziati 3 milioni per la riapertura dell’Ospedale G. Chidichimo di Trebisacce (CS).
Stanziati 3 milioni per la riapertura dell’Ospedale Chidichimo di Trebisacce
Torna ad affermarsi il diritto alla salute. “ Finalmente lo Stato, si ricorda di essere uno Stato di diritto, nel quale, le sentenze, devono essere rispettate, in cui il diritto alla salute non può e non deve essere accantonato… Una luce che brilla con intensità alla fine di un lungo tunnel, che percorriamo da anni senza mai perdere la speranza e la voglia di combattere perché nell’Alto Ionio e nella Sibaritide torni ad affermarsi il Diritto alla Salute”. Con queste parole, l’inarrestabile sindaco di Trebisacce, avv. Franco Mundo, ha accolto la deliberazione n.1 del Commissario ad Acta, Andrea Urbani, direttore Generale alla Programmazione Sanitaria del Ministero della Salute e delegato dal Capo di Gabinetto all’esecuzione della sentenza del Consiglio di Stato che ordina la riapertura dell’ospedale Chidichimo di Trebisacce. Urbani, ha quindi disposto, nei confronti della Regione Calabria, il vincolo e l’impegno delle somme necessarie per l’esecuzione della sentenza del Consiglio di Stato n. 87/2020, seguita dall’attuale 1369/2021 per un ammontare di 2.936.448,26. Cifra alla quale andranno aggiunti ulteriori fondi, una volta quantificato con precisione l’ammontare dei costi necessari a dare integrale esecuzione alla sentenza.
Il commissario ad Acta Urbani si è inoltre riservato di comunicare con successivo provvedimento l’importo totale, necessario per fare in modo che il presidio ospedaliero di Trebisacce acquisisca tutti i requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi richiesti dalla vigente normativa nazionale .
Una storia lunga, travagliata e quanto mai sofferta, quella dell’ospedale calabro, che insieme a quello di Cariati, cadde sotto la mannaia della Spending review del governo regionale dell’ormai famigerato Giovanni Scopelliti, nel 2010. Da allora, un infinito susseguirsi di lotte, ricorsi e proteste, da parte degli abitanti del territorio dell’Alto Ionio cosentino e della Sibaritide, capitanati dall’eroico sindaco di Trebisacce, che non ha mai mollato un attimo, dimostrando quanto sia preziosa l’opera dei politici realmente radicati sul territorio, che raccolgono gli appelli e combattono in prima linea, a fianco dei cittadini Già nel 2015, con sentenza 2151, veniva annullata la procedura di chiusura voluta dallo Scopelliti ma da allora, arriviamo allo stanziamento di ieri, attraverso anni di battaglie. Il 7 gennaio 2020, venne nuovamente dato mandato per la riapertura immediata del complesso ospedaliero, che certo avrebbe fatto la differenza, nella gestione della pandemia in Calabria. Ma ancora una volta, niente di fatto. Visite, colloqui e promesse che hanno condotto ad una nuova e speriamo definitiva, sentenza del Consiglio di Stato, la citata 1369/2021, che sembra oggi, diventare attuabile, in seguito a questo, attesissimo stanziamento. Vale forse la pena ricordare che Scopelliti, nel 2018 è stato condannato in via definitiva a 4 anni e 7 mesi di carcere, assieme ai Revisori dei Conti dell’epoca, che ricevettero una condanna a 2 anni e 4 mesi, che si andò a sommare al suicidio di Orsola Fallara già dimessa dal suo incarico di dirigente per il Comune calabrese dopo le critiche che l’avevano bersagliata per il caso delle parcelle d’oro. I giudici, ritennero infatti l’ex sindaco ed ex governatore, il vero e unico regista delle forzature contabili che hanno spalancato una voragine nei conti del Comune di Reggio Calabria, mettendo la città in ginocchio. Il Sindaco Franco Mundo, era stato ricevuto recentemente anche dal Ministro della Salute Speranza, assieme ad una delegazione di primi cittadini che riferivano sui problemi sanitari dei loro territori. In quell’occasione, il Sindaco, si disse molto soddisfatto del grado di interessamento dell’attuale Ministro, verso l’annoso problema. In effetti da allora, vi è stata un’accelerazione nelle procedure, che sembra aver portato come logica conseguenza, all’attuale inizio di una concreta risoluzione. Benché il condizionale risulti d’obbligo, dopo tante false partenze, sembra davvero, che stavolta sia cosa fatta. Urbani ha anche evidenziato, in capo ai soggetti istituzionali destinatari del provvedimento sul territorio, l’obbligo dell’attuazione del piano di rientro dai disavanzi sanitari per la Regione Calabria e di informarlo tempestivamente circa le attività intraprese in esecuzione del provvedimento (la prima volta entro dieci giorni dalla notificazione del provvedimento stesso), facendo presente che, in assenza di formale riscontro, lui stesso provvederà direttamente all’allocazione della somma nel bilancio regionale, nonché all’espletamento delle successive fasi di impegno, liquidazione, ordinazione e pagamento della spesa. Quindi, fra dieci giorni, sarà nostra cura, seguire gli svolgimenti ulteriori della questione, per darvene notizia. Al momento prevale la sensazione di aver finalmente sconfitto l’eterno carrozzone, nel quale tutto si insabbia, si inceppa e resta bloccato fra i tanti corti circuiti che avvengono continuamente fra amministrazioni, politica, e burocrazia, che flagellano da decenni il nostro paese, in tutti gli ambiti pubblici ed amministrativi. Il duro lavoro portato avanti nel corso degli anni, dal Sindaco e dalle varie organizzazioni sul territorio, sta finalmente facendo germogliare i propri frutti. Nel Commissario Urbani, afferma Franco Mundo, abbiamo trovato un valido interlocutore, risoluto nel portare avanti l’incarico che ricopre. Questa determinazione si unisce alla nostra resilienza, alla nostra capacità di non demordere mai anche quando tutto c’era avverso, e alla nostra chiara, precisa e determinata volontà di non indietreggiare di un centimetro. L’ospedale Chidichimo di Trebisacce deve essere riaperto, perché un presidio sanitario di tale importanza, per tutto il territorio rappresenta la differenza tra la vita e la morte, tra un’esistenza serena e il terrore di non poter avere cure e servizi legati alla sanità. Riusciremo in questa impresa e scriveremo una pagina importante nella storia della nostra terra, uniti, con un solo obiettivo: restituire all’Alto Ionio e alla Sibaritide il suo presidio ospedaliero». Una vittoria della resilienza dunque, della determinazione a non mollare, al non potersi arrendere di fronte alle ingiustizie. Nella martoriata terra della Calabria, ci sono infinite storie analoghe in attesa di un lieto fine…speriamo di poter narrare presto, la felice conclusione, almeno di questa
Stanziati 3 milioni per la riapertura dell’Ospedale Chidichimo di Trebisacce / Redazione Calabria / Francesca Capretta
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