Quartieri Uniti: “Questa parte della periferia continua ad essere abbandonata. Il degrado è sotto gli occhi di tutti.”
“L’amministrazione non tutela i nostri quartieri. Strade groviera e interventi di pulizia saltuari.”
“I nostri quartieri fanno parte del Comune di Castellammare di Stabia e pretendiamo che siano considerati alla pari di tutte le altre zone della città. Data la realtà dei fatti possiamo solo constatare, invece, che facciamo parte di una periferia abbandonata a se stessa.”
È questa la denuncia del comitato Quartieri Uniti, in rappresentanza dei quartieri di Ponte Persica, Schito e Fondo d’Orto.
“Certamente dobbiamo prendere atto degli interventi e dei miglioramenti verificatisi nelle scorse settimane, ma è opportuno chiarire che, soltanto a seguito delle denunce e segnalazioni partite dal nostro Comitato, l’Amministrazione comunale si è ricordata dell’esistenza dei nostri quartieri. È una situazione alquanto triste che genera altresì un malcontento tra i cittadini, considerando che di quell’Amministrazione fa parte anche chi, vivendo nei nostri quartieri, ha fatto tante promesse e sbandierato meriti durante la scorsa campagna elettorale. Oggi ai quartieri di Ponte Persica, Schito e Fondo d’Orto non rimane altro che strade asfaltate senza criteri nelle quali si aprono quotidianamente pericolosissime voragini e marciapiedi, che seppur di recente realizzazione, sono diventati quasi impercorribili. Per non parlare della pulizia delle strade, che viene fatta saltuariamente e con scarso interesse. In ultimo, è palese la totale assenza della polizia municipale, se non quando ne è richiesto l’intervento da parte dei cittadini, i quali, il più delle volte, ottengono risposte negative, dovendo il Corpo dare priorità ad altre zone della città.
Ormai si è toccato il fondo, ci sentiamo abbandonati dalle Istituzioni e lo stato di abbandono è quotidianamente tangibile dagli abitanti dei nostri quartieri. Intervengano al più presto i responsabili di questo scempio e provvedano a riportare dignità agli onesti cittadini che quotidianamente adempiono ai loro doveri, ma con l’unico risultato di ritrovarsi ancora una volta nelle stesse, storiche, degradanti condizioni.”
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