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Castellammare di Stabia

Sport online: i migliori titoli per comprendere gli eSport

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ncora oggi, nonostante il successo che riscuotono, c’è spesso molta confusione intorno al concetto di eSport.

Lo scenario competitivo videoludico si è sviluppato con una rapidità tale da lasciare sorpresi anche molti esperti del settore, e alcune questioni ancora oggi rimangono non del tutto chiarite: non sempre c’è per esempio concordia sullo stesso concetto di eSport, o su quali videogiochi possano essere considerati eSport. Nonostante gli enormi progressi c’è ancora strada da percorrere per arrivare a un terreno di incontro comune: una strada che, inevitabilmente, passa per l’approfondire il fenomeno attraverso la conoscenza di alcuni dei titoli più importanti del mondo eSport.

Vale sicuramente la pena partire dai simulatori sportivi, a oggi gli unici titoli a proposito dei quali si parla concordemente di eSport: dal momento che il calcio è lo sport globalmente più seguito, è impossibile non pensare proprio a questo.

eSport sul calcio:

Sono due le serie videoludiche a emergere come migliori simulatori calcistici: FIFA e Pro Evolution Soccer.

Rispettivamente prodotte da Electronic Arts e Konami, negli ultimi anni entrambe le serie sono andate incontro a profonde innovazioni che ne hanno rivoluzionato anche i nomi: dall’edizione di quest’anno FIFA è diventato EA Sports FC 24, mentre PES già dal 2021 ha assunto la denominazione eFootball, passando alla formula free to play. Entrambi i titoli sono centrali nello scenario eSport: le varie edizioni annuali sono i videogiochi sulle quali si basano i più importanti tornei, come per esempio la eSerie A, con incontri virtuali con nulla da invidiare alle vere sfide ai vertici della Serie A.

eSport sulle corse automobilistiche

In termini di guida, la serie di riferimento non può che essere Gran Turismo. Il simulatore di guida giapponese è il punto di riferimento dei piloti videoludici fin dal 1997, e giusto l’anno scorso ne è uscita l’ultima edizione, Gran Turismo 7. Si tratta della serie utilizzata, tra l’altro, negli eventi svoltisi nel contesto dei Giochi Olimpici: nel 2021, per le Olympic Virtual Series, il sim driver italiano Valerio Gallo è giunto al primo posto della competizione proprio su Gran Turismo 6. Non si può certo dimenticare F1: come suggerisce il nome, si tratta del simulatore dedicato alla Formula 1. In commercio dal 2000, ogni anno esce il titolo dedicato alla stagione in corso: si tratta del videogioco ufficiale associato alla Federazione, utilizzato anche dai piloti come simulatore.

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Il poker online

Cambiando genere, si può rimanere nel contesto eSport anche parlando di blackjack. Non si tratta di un vero e proprio videogioco, piuttosto di una versione videoludica offerta online da operatori specializzati come PokerStars Casino: in tal senso, è dunque possibile giocarci in qualsiasi momento semplicemente accedendo alla piattaforma dell’operatore. Non deve sorprendere che un gioco di casualità come il blackjack possa essere utilizzato come esempio: si tratta infatti di un gioco profondamente strategico, dove il caso rappresenta solo una componente, e nemmeno maggioritaria, delle regole. Per vincere è necessario essere capaci di strategie e calcoli probabilistici da fare su due piedi, aspetto sempre evidente in ogni partita.

Strategici

Guardando a videogiochi che con lo sport hanno poco a che spartire, impossibile non parlare di StarCraft, pietra miliare dello scenario eSport. Parliamo di un videogioco appartenente al genere strategico in tempo reale: un genere che ha fatto la storia del videogaming, ma che ancora oggi viene visto “con riserva” in quanto non direttamente associato a uno sport tradizionale. Questo nonostante StarCraft sia il primo vero eSport: uscito nel 1998, in Corea del Sud fin dagli anni 2000 attorno a esso si è sviluppato l’approccio sportivo e competitivo che oggi viene considerato eSport. Nonostante il genere RTS vanti numerose altre serie, anche più moderne, StarCraft rimane probabilmente uno dei migliori titoli da provare per capire appieno l’approccio competitivo alla base degli eSport.

Lo spara tutto

Sempre a proposito di approccio competitivo, non si può evitare di citare il genere shooter in prima persona, o FPS dall’acronimo inglese. Da Wolfenstein 3D, del 1992, il genere è diventato uno dei più importanti del mondo videoludico, con serie a loro volta iconiche. Ancora oggi, sono innumerevoli le serie FPS alla base di tornei eSport, da Call of Duty a Valorant fino a Rainbow Six; tra i tanti, il miglior esempio è però probabilmente Counter Strike. Fin dalle origini il titolo è stato un FPS atipico, con forti componenti tattiche e strategiche e nato amatorialmente: è stato infatti sviluppato nel 1998 da due studenti come mod di Half-Life, iconico titolo di Valve. La stessa Valve, colpita dal risultato, ha comprato la serie nel 2000, avviandola a diventare protagonista nello scenario eSport: ancora oggi Counter Strike Global Offensive, free to play, è al centro di numerosi tornei eSport internazionali.


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