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Adnkronos) – La disparità tra donne e uomini nello sport è ancora un tema critico in termini di visibilità, accesso alle posizioni apicali, professionismo, retribuzione salariale, diritti.L’iniziativa “100esperte per lo sport”, che sarà presentata a Roma alla presenza di protagonisti e rappresentanti istituzionali, tra cui il Ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi, è un progetto concreto, che agisce sul mondo dell’informazione per dare voce e visibilità all’expertise femminile. All’evento, che si terrà a Roma mercoledì 29 novembre 2023 alle 15.00, presso la sede del Coni (Piazza Lauro de Bosis 15), interverranno, oltre al Ministro Andrea Abodi, Diana Bracco, Presidente Fondazione Bracco; Diana Bianchedi, Chief Strategy Planning Legacy Officer Milano Cortina 2026; Antonio Parenti, Capo Rappresentanza in Italia della Commissione Europea; Silvia Salis, Vicepresidente vicaria CONI; Monia Azzalini, Responsabile settore Media e Genere, Osservatorio di Pavia; Marco Mazzocchi, Caporedattore e conduttore RaiSport; Silvia Garambois, Presidente GiULiA; Elisa Giomi, Commissaria AGCOM; Manuela Claysset, Responsabile Politiche di genere e diritti UISP; Fiona May, ex lunghista, Board of trustees children’s Foundation of UEFA; Laura Pellicoro, mezzofondista; Luisa Rizzitelli, Presidente ASSIST; Valeria Straneo, ex atleta, campionessa di maratona, con la moderazione di Elisabetta Migliorelli, Vicedirettrice TG2 e contributi video di Maria Luisa Garatti, avvocata dello sport e atleta, e Katia Serra, ex calciatrice. Sul fronte della rappresentazione mediale lo sport è il 5° argomento più frequente a livello globale, ma la porzione di notizie che riguardano le atlete professioniste è il 14%, percentuale che scende al 3% se consideriamo l’Italia (fonte GMMP).
Secondo il Report Calcio 2023, tra il 2008 e il 2022 le calciatrici tesserate per la FIGC sono quasi raddoppiate (da 18.854 a 36.552) e si stima una crescita esponenziale del valore commerciale del calcio femminile in futuro (da 6,6 milioni di euro nel 2021 a 46,7 nel 2033). Nonostante ciò, un’analisi dei maggiori notiziari italiani condotta dall’Osservatorio di Pavia mostra come solo l’1,7% di notizie sportive sia dedicato al calcio femminile, a fronte di una percentuale complessiva del 44% focalizzata su questo sport.Anche l’accesso alle posizioni dirigenziali è ancora fortemente squilibrato, basti pensare che nel calcio le donne sono il 19,8% degli allenatori e solo il 12,4% dei dirigenti federali (rilevazioni CONI).
Sul fronte dei diritti ad oggi il professionismo sportivo femminile riguarda unicamente il golf e il calcio di serie A (quello maschile si estende anche a basket e ciclismo su strada) con una presenza di appena il 28,2% di atlete professioniste.Il carattere dilettantistico del mondo sportivo contribuisce a incrementare altre discriminazioni, come il divario di retribuzione, uno dei problemi più evidenti nello sport femminile. I media hanno un ruolo centrale nel contribuire a un’inversione di questa tendenza, come ribadito recentemente anche dall’Unione Europea, (Towards More Gender Equality in Sport, European Commission).
Il progetto “100 donne contro gli stereotipi” (#100esperte), nato da un’idea di Gi.U.Li.A.Giornaliste e dall’Osservatorio di Pavia, con il sostegno di Fondazione Bracco e il supporto della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, è una banca dati online liberamente accessibile con oltre 450 profili di esperte in settori strategici (Sport, STEM, Economia e Finanza, Politica internazionale, Storia e Filosofia) selezionate con criteri scientifici, perché siano interpellate da giornalisti, organizzatori di eventi e talk show, agenzie e uffici stampa, scuole e università per colmare l’assenza di donne di grande professionalità ed eccellenza nel panorama dei media e della comunicazione italiana. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)