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SPALLETTI ED IL SUO MEMENTO AUDERE SEMPER… (Claudia Demenica)

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Sappiamo quanto il Real Madrid sia forte con i suoi campioni. Quando affronti un’armata del genere devi essere al 100%. Loro sono forti ma andiamo senza paura a giocarcela”. Parola di Kostas Manolas, il Leonida della Roma pronto a guidare i suoi compagni in questa inedita Battaglia delle Termopili. L’obiettivo è chiaro e ci ha pensato mister Spalletti a togliere alibi dalle menti dei suoi giocatori con le parole dette oggi ai cronisti: “non ci sono favoriti, abbiamo il 50% a testa di possibilità di passare il turno. Sono fiducioso perché ho visto i ragazzi molto attenti ed in continua crescita. Le scelte che farò sui singoli saranno orientate nel senso di mettere in campo il miglior 11 possibile per sfruttare quel 50%”.

Sembra che il tecnico di Certaldo abbia voluto svestire i panni dell’allenatore per entrare in quelli dello psicologo (almeno per questa vigilia). Sì, perché il segreto per diventare vincenti è quello di provarci sempre e comunque, di crederci anche quando farcela sembra quasi impossibile e se c’è anche solo lo 0.05% di possibilità di non uscirne con le ossa rotte è su quella remotissima percentuale che vanno puntate tutte le fishes. D’altronde si sa, nel calcio come nella vita è sempre meglio avere il rimorso di averci provato senza successo piuttosto che il rimpianto di come sarebbe potuta andare osando.

“Memento audere semper” avrebbe detto D’Annunzio a questi ragazzi, perché la palla è tonda e si parte sempre dallo 0 a 0. Senza snaturarsi ci si può battere con onore, con l’umiltà di chi sa di dover compiere un’impresa ma non per questo abbassa la testa e si arrende ad un infausto responso già scritto. Non è vero che i destini sono già segnati, non è vero che è già tutto deciso. Domani sera la Roma avrà una freccia in più al proprio arco: il pubblico sarà (quasi) quello delle grandi occasioni.

“Il cantante che non ha pubblico ad un concerto canta peggio. Domani giocheremo meglio di quanto fatto finora perché sappiamo che il curva sud ci sarà il pienone ed il suo contributo sarà per noi importantissimo”, prosegue Spalletti. “Per vincere la partita occorre forza, corsa, disponibilità al sacrificio per il compagno. Io avrò a cuore quelli che hanno queste caratteristiche, perché non alleno nient’altro che il risultato della Roma, anzi il tentativo di risultato”, come a dire che tutti sono utili e nessuno indispensabile alla causa. Solo gente con tanti attributi, grazie. Tutto il resto non serve. “Dobbiamo andarci a giocare le partite, dobbiamo tirare fuori quello che abbiamo per la Roma. Non mi meraviglierei se la Roma si giocasse il passaggio del turno fino all’ultimo e se poi a passare fosse proprio questa squadra”.

Fortuna audaces iuvat? Secondo Spalletti pare proprio di sì… Se ha ragione oppure no lo scopriremo solo vivendo. L’appuntamento è di quelli imperdibili. Domani, Stadio Olimpico, ore 20.45 per sognare in grande. Astenersi perditempo, grazie.

Claudia Demenica

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