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OTIZIE AS ROMA – Come di consueto mister Spalletti ha risposto alle domande dei cronisti presenti oggi nella sala stampa di Trigoria, alla vigilia della trentaseiesima giornata di campionato che verà lo scontro diretto tra Roma e Juventus. Questa gara dirà tanto sulla reale possibilità della Roma di accaparrarsi la seconda posizione in classifica. Agli uomini di Allegri, invece, basterà totalizzare un punto per laurearsi ufficialmente campioni d’Italia per la sesta volta di fila. Queste le parole del tecnico toscano:
Da Juve Roma ad oggi la Roma e la Juve hanno fatto lo stesso numero di punti, 43. Cha valore dà a questa cavalcata?
“Significa che tutte e 2 le squadre hanno lavorato in maniera seria, cercando di dare il massimo. C’è da tener presente il fatto che loro all’inizio erano davanti. Se avessero avuto una squadra che gli avesse insidiato questa posizione sarebbero diventati ancora più forti. Hanno potuto scegliere di gestire una partita senza andare obbligatoriamente a metterci tutta la forza che aveva: ci sono partite che vanno motivate in maniera completa ed altre in cui è meglio se stai zitto perché i calciatori si motivano da soli. Sarà successo anche a loro che sono bravi a mettere uno spirito di squadra dentro partite di livello altissimo. Quando hai qualcuno che ti va ad insidiare la posizione spingi di più ma loro hanno disinnescato qualsiasi tentativo di inserimento. I punti son tanti, abbiamo fatto un buon lavoro”.
Sarri ha detto che sarebbe stato giusto giocare in contemporanea…
“Per togliere qualsiasi dubbio sarebbe stato giusto così, ma vale anche per quella precedente e per quella ancora prima. È una considerazione giusta ma anche quando loro hanno giocato contro il Cagliari prima e noi a Milano dopo andava fatta…”
Nainggolan e Perotti sono pronti per giocare?
“È una considerazione che va fatta in maniera profonda, ci vuole la certezza che uno dei due ce la faccia a fare tutta la partita. Sono giocatori forti e data la mancanza di altri giocatori forte ne fai malvolentieri a meno. Un giocatore come Radja lo vorrei sempre, un calciatore come Diego serve per cui lo andremo a valutare bene in questo allenamento, lo staff medico gli starà addosso da qui all’inizio della partita”.
Conte ha vinto la Premier…
“È stato bravo ad andare lì e a ribaltare la situazione, ha fatto funzionare squadra e calciatori, ha cambiato spesso modulo. Bravo, complimenti, gli vanno dati i meriti di aver vinto un campionato che è un incoronamento”.
Domani sera mancherà Dzeko che oltre a fare gol ha abituato la Roma a giocare in un certo modo…
“Ci dispiace perché Edin ormai era il nostro terminale offensivo e la squadra aveva iniziato a riconoscere il modo giusto di servirlo, era il finalizzatore della Roma. Il fatto che ci venga a mancare qualcosa ci toglie però questa squadra ha fatto vedere di funzionare anche con altre possibilità che si vanno a rispolverare nel tentativo di vincere la partita senza nessuna scusante o piagnisteo, dritti verso questa gara che ci deve vedere lucidi nel senso che qualsiasi sforzo fisico o mentale vada fatto per tentare di vincere, perché la vittoria ti darebbe la possibilità di arrivare secondi in classifica. Dobbiamo avere la visuale libera per quell’obiettivo lì”.
Da dopo San Siro tutta Italia ha dato la sua opinione riguardo la vicenda Totti, persino Salvini…
“Ne abbiamo già parlato. Ho scelto di fare così anche perché quando l’ho fatto entrare 5 minuti non sono cambiate le valutazioni di chi commentava la gestione. Per quanto riguarda Salvini menomale che è contro, sarebbe stato un problema averlo avuto a favore, preferirei avere dalla mia parte uno come Marc Tarabella quindi lo ringrazio di aver detto così”.
Al netto della differenza di fatturato tra i due club quali sono gli altri punti di distanza tra Roma e Juve?
“Quest’anno più di ogni altro anno la Juve ha fatto vedere di trovarsi dove e come aveva pianificato di essere, senza mai intoppi e ritardi. Mi sembra difficile identificare qualcosa che ti possa permettere di stare al suo passo. Questa Juve ha fatto vedere in alcuni momenti di poter dare qualcosa in più e invece ha gestito alcune situazioni. Io penso che per il momento la distanza ci sia, ma la Roma ha tentato di andare a vedere che mondo fosse quello lì più da vicino con tutte le proprie forze e non ci è riuscita sia per il disinnescamento della Juve sia perché per colpa dell’allenatore della Roma ha perso qualche partita di troppo. C’è da dare seguito ad un modo di lavorare importante e di scelte a volte anche difficili o dolorose per andare avanti e migliorare sempre. Anche se i punti in un girone sono gli stessi, anche se abbiamo giocato delle grandi partite la Juve per ora fa vedere che è un po’ avanti al di là dei soldi che non considero di primaria importanza. Andrebbero considerate tante altre cose. Ci sono dei calciatori importamti che da una parte non funzionano e devi essere bravo ad individuarli. Per Edin Dzeko l’anno scorso se fossimo andati dietro allo scorrimento del campionato avremmo fatto a meno di lui e lui sarebbe stato costretto ad andare via. Il secondo anno a fare il giocatore che arriva in un posto come giocatore fondamentale e poi deve sfruttare gli spazi per inserirsi non può rendere ancora. Sono tutte considerazioni che se uno fosse dalla parte di qua terrebbe in conto. Bisogna che gli altri siano bravissimi per andare a creare problemi alla Juve”.
Domani c’è Roma Juve ma l’Olimpico è esaurito in poche ore per Roma-Genoa perché c’è l’addio di totti…
“A me fa piacere, la possibilità che Totti possa dare il suo contributo alla squadra esiste. Mi fa piacere avere tanto pubblico allo stadio che possa dare un contributo. Quando i calciatori sono venuti qua gli è stato detto della partecipazione emotiva del pubblico, ma quest’anno e l’anno scorso l’hanno vista poche volte. L’aver ritrovato la squadra è la priorità che mi è stata richiesta quando sono arrivato qui al di là del punto in più o in meno che può fare la differenza. Io cerco di fare il meglio per la Roma con serenità, cerco di non togliere niente a Francesco perché nel dizionario c’è scritto che l’allenatore è quello che può scegliere la formazione nel tentativo della vittoria, ‘cuore’ è un qualcosa dove dentro c’è quello che è racchiuso in una situazione, il capitano indica il comportamento ai compagni all’interno dello spogliatoio. Lo dice il dizionario della lingua italiana che può essere usato bene o male. Cerco di tenere di conto tutto, per prima cosa la Roma”.
L’ha sorpresa l’approdo di Sabatini da Suning? Andrebbe a lavorare con lui?
“È un personaggio da squadre forti, da club che vuol tentare di riproporsi per quanto riguarda le vittorie per cui non mi sorprende che abbiano chiamato Sabatini. Io con Sabatini ho avuto dei punti di vista contrari ma sono stato d’accordo su tante cose. Come con tutti poi nel mio lavoro, se avvenisse la possibilità perché non farlo?”
Diretta testuale di Claudia Demenica
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