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Sotto la Lente – Melara, il Peter Pan che fa volare la Juve Stabia

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Sotto La Lente – Fabrizio Melara, esterno offensivo della Juve Stabia, sta diventando sempre più un punto fermo nel collettivo di mister Caserta

Sotto la Lente – Melara, il Peter Pan che fa volare la Juve Stabia

Così come Peter Pan, personaggio letterario nato dalla penna dello scrittore scozzese James Matthew Barrie nel 1902, era un bambino che amava volare anche oltre le nuvole, allo stesso modo Fabrizio Melara, nato a Civitavecchia il 6 maggio del 1986, dotato di piedi molto educati (soprattutto il destro) e di una tecnica sopraffina, sta diventando sempre più uno dei punti fermi della formazione delle Vespe che mister Caserta manda in campo in ogni giornata di campionato. E Melara sta ripagando la fiducia del proprio mister a suon di ottime prestazioni facendo molto spesso ammattire con le sue scorribande sulla fascia destra, fatte più di tecnica di base eccelsa e di giocate di qualità superiori alla media che non di velocità, i dirimpettai avversari.

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n Melara che già nello scorso campionato, vinto a mani basse dalla Juve Stabia a suon di record in Serie C, si è dimostrato un jolly preziosissimo che, a prescindere dal ruolo in cui veniva impiegato, ha fatto sempre valere la sua ottima tecnica di base. Nello scorsa stagione ha giocato anche due partite e mezzo in un ruolo non suo, quello di terzino destro, risultando peraltro sempre uno dei migliori in campo anche in questa nuova versione. Come per esempio nel marzo scorso quando, complice un infortunio muscolare a Roberto Vitiello, ha giocato da esterno basso difensivo nel secondo tempo di Casertana-Juve Stabia terminato 0-0, ripetendosi addirittura dal primo minuto nella difficilissima gara di Catania dove risultò essere assolutamente il migliore in campo e nella partitissima dell’anno Juve Stabia-Trapani in cui Melara fu costretto a fare il terzino, causa espulsione a Bisceglie di Vitiello nella gara precedente, cavandosela anche in questo caso egregiamente.

Melara è una sorta di “usato sicuro” per la Juve Stabia. La carriera di questo calciatore parla chiaro: grazie alla sua tecnica di prim’ordine ha fatto benissimo ovunque abbia giocato e in qualsiasi ruolo sia stato impiegato. Fabrizio Melara inizia a giocare a calcio nelle giovanili della Lazio, con cui nella stagione 2000-2001, a 15 anni, vince il campionato Giovanissimi Nazionali. Con la Lazio va anche tre volte in panchina in prima squadra in Serie A nelle sfide esterne contro Reggina e Chievo e in quella casalinga con il Brescia. L’anno successivo debutta in prima squadra, sostituendo al 14° l’infortunato Giuliano Giannichedda nella trasferta in Inghilterra contro il Middlesbrough del 4 novembre 2004, nel girone di Coppa UEFA, sfida persa per 2-0 che rimarrà la sua unica presenza in biancoceleste.

Nel 2005 passa alla Salernitana in C1. Chiude con 8 presenze, di cui una nell’andata dei play-out, persa sul campo del Lumezzane. La stagione successiva scende di categoria, andando a giocare in Serie C2, al Rieti. Diventa molto presto titolare fisso dei reatini, giocando 34 volte e segnando 2 reti, ma non riuscendo ad evitare la retrocessione in Serie D, dopo i play-out persi con la Carrarese. Nell’estate 2007 si trasferisce in Toscana, alla Massese, ritornando a giocare in C1.

Nell’estate del 2008 passa alla Pro Patria. Resta a Busto Arsizio due stagioni intere, collezionando 60 presenze e 5 reti, nella prima chiude al secondo posto ma perde la finale play-off per la promozione in Serie B con il Padova, nella seconda va peggio, terminando 16° e retrocesso in Lega Pro Seconda Divisione dopo i play-out persi con il Pergocrema.

Nel 2010 viene tesserato dalla SPAL. Nella squadra emiliana resta una stagione e mezza, ottenendo 49 apparizioni e 2 gol, terminando 9° nella stagione giocata per intero. A gennaio 2012 va a giocare per la prima volta in carriera in Serie B, alla Reggina. Trova l’esordio tra i cadetti il 18 febbraio, nella sconfitta per 2-1 proprio in casa della Juve Stabia in campionato, partendo titolare e venendo sostituito all’intervallo. Il primo gol in Serie B lo segna nel 4-0 esterno sulla Nocerina in Serie B, quando segna il 2-0 all’81°. Termina la stagione al decimo posto in classifica, concludendo l’esperienza calabrese con 33 presenze e 2 reti.

Nel 2013 passa al Carpi in Prima Divisione in prestito. Chiude, dopo 14 gare e una rete segnata, al terzo posto, qualificandosi ai play-off, vinti in finale contro il Lecce, ottenendo così la prima promozione in Serie B della storia del Carpi. La successiva tappa della carriera di Melara è Lecce dove totalizza 16 presenze.

Nel 2014 viene acquistato dal Benevento, una tappa molto importante della sua carriera perchè con i sanniti Melara farà il doppio salto (insieme con Cissé) dalla Serie C alla Serie A. Nelle prime due stagioni in Campania ottiene due delusioni ai play-off, quella della prima stagione in semifinale contro il Lecce dopo il 7º posto della stagione regolare, quella della seconda (stagione in cui è anche capitano dei giallorossi) nel turno preliminare con il Como poi promosso in Serie B, dopo il 2º posto in campionato dietro la Salernitana. Al terzo anno riesce finalmente nell’obiettivo promozione, vincendo il girone C di Lega Pro e ritornando in Serie B, dove mancava da 4 anni. Nella stagione successiva il Benevento, con Melara che totalizza 34 presenze e una rete in Serie B, vince i play-off battendo in finale il Carpi e ottenendo la promozione in Serie A. Finchè, e arriviamo ai giorni nostri, il 31gennaio 2018 viene ceduto a titolo definitivo alla Juve Stabia, in Serie C, e dopo qualche mese di assestamento, nella stagione 2018-2019 diventa uno dei protagonisti principali della cavalcata delle Vespe verso la Serie B.

Nella stagione in corso del ritorno della Juve Stabia in Serie B dopo cinque anni, Melara si sta ritagliando sempre più spazio nell’undici titolare messo in campo di volta in volta da mister Fabio Caserta. Dal suo piede fatato è partito l’assist, un vero e proprio cioccolatino, per il bomber Francesco Forte che ha messo in rete da par suo: un gol a dir poco fondamentale in una gara come quella di Trapani, vinta in rimonta dalle Vespe, che ha rappresentato un vero e proprio spartiacque per la Juve Stabia in questo campionato. Una vittoria nata dai piedi di Fabrizio Melara che ha dato maggiore consapevolezza nei propri mezzi e maggiore autostima al gruppo gialloblù. E c’è da credere che, da novello Peter Pan, Melara farà ancora volare la Juve Stabia verso l’isola che non c’è rappresentata dalla permanenza in cadetteria.

 

a cura di Natale Giusti

 

 

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