Sotto La Lente – Simone Calvano, il giusto mix di tecnica, quantità e qualità che ha cambiato il volto del centrocampo delle Vespe
Simone Calvano è stato sicuramente, nelle prime dieci giornate di campionato finora disputate, una delle chiavi del centrocampo gialloblù utilizzata da mister Fabio Caserta per dare una sterzata decisa al campionato della Juve Stabia a partire dalla vittoriosa trasferta di Trapani che ha rappresentato un punto di svolta importantissimo nell’obiettivo della salvezza che le Vespe perseguono in questo difficilissimo torneo di Serie B dal livello qualitativo molto elevato.
Calvano ha assicurato al centrocampo gialloblù quel giusto mix di tecnica, quanti, qualità e forza fisica da vero e proprio “Rambo” del centrocampo, tale da garantire, insieme al compagno di reparto Giacomo Calò, sia l’interdizione nel 4-2-3-1 di Fabio Caserta, che anche il giusto supporto al reparto offensivo per le scorribande dei due esterni offensivi (Canotto, Elia, Melara o Del Sole), del trequartista centrale (Mallamo o Carlini in questo momento..), e della punta centrale Francesco Forte (o in alternativa Rossi o lo stesso Cisse).
Non tutti sanno che Simone Calvano, classe 1993, prima di arrivare il 26 agosto 2019 alla Juve Stabia dal Verona in prestito con diritto di riscatto, ha avuto una discreta carriera anche nella massima serie. Infatti Simone, particolare non trascurabile per una società che da sempre sforna i migliori giovani calciatori, è innanzitutto un prodotto del settore giovanile dell’Atalanta dove gioca fino al 2010. Proprio nel 2010 viene acquistato dal Milan con la cui Primavera vince la Coppa Italia di categoria.
Calvano fa il debutto in prima squadra nel Milan il 26 gennaio 2012 in Coppa Italia nella partita Milan-Lazio 3-1, sostituendo addirittura Robinho all’89°. La stagione successiva viene acquistato dal Verona in prestito con diritto di riscatto della comproprietà, per giocare in Serie B, ma non trovando posto, viene ceduto in prestito al San Marino.
Nelle stagioni successive gioca sempre in prestito, in Lega Pro, tranne una breve parentesi in Serie B al Lanciano, per poi cambiare ben sei squadre in 3 anni e mezzo. Gioca infatti nella Pistoiese, nel Teramo, nel Tuttocuoio e nella Reggiana cumulando molte presenze in ognuna di queste compagini.
Nella stagione 2017-2018 rientra al Verona dove inizialmente rimane fuori lista, ma dopo l’infortunio di Zaccagni, viene inserito nella lista fino ad esordire in prima squadra il 29 novembre 2017 nel derby di Coppa Italia 2017-2018 contro il Chievo, e in Serie A il 10 dicembre successivo, nella partita SPAL-Hellas Verona terminata 2-2. Dopo aver giocato solo 2 partite in tutto il girone d’andata, nel girone di ritorno trova molto più spazio subentrando sempre a partita in corso. Il 25 febbraio 2018 debutta anche dal primo minuto con la maglia del Verona e in Serie A nella gara vinta per 2-1 in casa contro il Torino. A gennaio 2019 passa in prestito con diritto di riscatto al Padova, esperienza non felice perchè culminata con la retrocessione in C al termine del campionato, e in estate il 26 agosto 2019 viene ingaggiato sempre con la formula del prestito e diritto di riscatto dalla Juve Stabia.
Nell’inizio sfolgorante di stagione di Calvano alla Juve Stabia, unico neo sono state le tre ammonizioni (l’ultima subita contro il Pescara) e l’espulsione rimediata nella gara interna contro l’Ascoli. Dettagli comunque che passano in secondo piano rispetto alla mole di gioco assicurata dal centrocampista nativo di Milano che, per sua stessa ammissione, non si sente un inamovibile ma farà di tutto per mantenere il posto nel centrocampo gialloblù e farsi scegliere dal mister per tutto il prosieguo del campionato.
a cura di Natale Giusti
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