13.8 C
Castellammare di Stabia

SORRENTO: aspettare la SITA in piedi

LEGGI ANCHE

Sorrento- è stata rimossa la panchina alla fermata della SITA, a scapito dei cittadini che ora sono costretti ad aspettare i mezzi pubblici in piedi.

SORRENTO: aspettare la SITA in piedi

S

orrento: a causa della rimozione della panchina in prossimità della fermata del bus della Sita, per i cittadini è sorto un nuovo inconveniente. La città, che è tra le più visitate della costiera, deve molto ai servizi pubblici, utilizzati frequentemente dai cittadini e soprattutto dagli stranieri  provenienti da ogni dove, che durante tutto l’anno scelgono di sostare in Campania per visitare le bellezze della regione. Capita spesso quindi che passeggiando a piedi si notino le interminabili file all’entrata dei bus di persone che diligentemente (non sempre) attendono il proprio turno per salire a bordo. Cesare Pavese diceva che Aspettare è un’occupazione, ecco, a seguito della rimozione della panchina alla fermata del bus della SITA, adesso l’attesa per le persone sarà un’occupazione decisamente gravosa, in particolare per anziani e chiunque desideri potersi riposare prima dell’arrivo del mezzo di trasporto. Tra coloro che con piglio hanno espresso disappunto a riguardo, spicca la protesta di Emma Gargiulo. La signora molto conosciuta nella cittadina della Costiera amalfitana, ha condiviso sul social media Facebook un post in cui esprimeva tutta la sua indignazione rispetto all’accaduto. Il problema dell’inquinamento è un tema all’ordine del giorno, si parla tanto dell’importanza dell’utilizzo di mezzi pubblici a discapito di quelli privati, è necessario però creare le condizioni migliori affinché la scelta di ricorrere ai mezzi pubblici risulti non solo migliore ma anche conveniente! Purtroppo non sempre si tengono in considerazione le fasce più deboli (bambini, anziani, disabili), verso i quali invece sarebbe necessaria una maggiore attenzione. Spetta alle Istituzioni, agendo dall’alto, dare avvio ad un cambiamento culturale che miri a tutelare con cura queste cosiddette fasce “deboli”, tenendo a mente che partendo dai piccoli accorgimenti (garantire spazi pubblici sicuri e confortevoli) è possibile rendere la Città vivibile e i cittadini felici, facendo nascere in loro quel sentimento di responsabilità e senso civico che porta ad avere cura e rispetto della cosa pubblica. 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Cittadella – Juve Stabia: La doppia faccia di Luca Pandolfi, dal flop a Castellammare al successo in Veneto

L'ex Juve Stabia affronta la sua vecchia squadra nel momento migliore della sua carriera, ma la memoria collettiva delle Vespe lo lega ad una stagione da incubo.
Pubblicita

Ti potrebbe interessare