L’ospedale sorrentino a rischio chiusura
All’Ospedale di Sorrento mancano le autorizzazioni sanitarie. Quella che potrebbe sembrare una contraddizione in termini, prima sul piano logico, poi su quello tecnico; è una paradossale realtà. Il “S.M. delle Misericordie”, storico nosocomio cui afferisce un’utenza che va dalla Penisola sorrentina alla Costiera amalfitana, non avrebbe le carte in regola, sul piano formale, per fare quello che normalmente fa: l’Ospedale. Possibile che nella stessa situazione si trovino altri ospedali della zona, compreso il De Luca e Rossano di Vico Equense che, insieme al SM delle Misericordie, rientra nella dicitura ufficiale Ospedali Riuniti della Penisola sorrentina.
Questa condizione surreale emerge dal carteggio tra la direzione generale dell’Asl ed il Comune di Sorrento. Infatti, il 10 gennaio scorso, la direzione del dipartimento prevenzione dell’Asl Napoli 3 sud, con sede a Castellammare di Stabia, ha inviato ai sindaci di Vico Equense e Sorrento lo stralcio del verbale da cui emerge che “ la commissione locale prende in esame le pratiche di autorizzazione all’esercizio delle strutture sanitarie afferenti ai Presidi Ospedalieri degli Ospedali Riuniti della Penisola Sorrentina, di cui risultano agli atti le istanze, significando che per ogni struttura è stata presentata apposita domanda al sindaco del Comune di competenza da parte del Direttore generale in qualità di legale rappresentante dell’Asl e pervenuta allo stesso dipartimento tramite lo stesso Comune titolare del procedimento”.
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