span style="font-family: Calibri, sans-serif">L’area sarà pronta per inizio primavera e arricchita con essenze arboree
Al Museo Correale di Sorrento partono i lavori per la realizzazione del pergolato tipico sorrentino e di riqualificazione del versante della struttura che affaccia su Via Rota. Gli interventi sono finalizzati alla realizzazione di 3000 mq di pergolato e 100 ml di frangivento. Il capitolato dei lavori prevede, poi, che all’interno dell’area interessata vengano impiantate nuove essenze arboree accanto a quelle esistenti.
Eseguiti sotto la direzione dell’agronomo Tullio Esposito, i lavori sono stati finanziati dal Comune di Sorrento per 70.000 euro a cui va aggiunta un’ulteriore somma stanziata direttamente dall’Ente museale: «Stiamo curando ogni aspetto – spiega il Presidente del Museo Correale Gaetano Mauro – procedendo a ritmo serrato sulle varie tipologie di intervento. Per la conservazione e valorizzazione dei beni museali, infatti, avviato il progetto “Adotta un’opera” e per i giardini del parco stiamo studiando migliorie al fine di rendere più gradevole la passeggiata che conduce al terrazzo belvedere. Le politiche finanziarie e commerciali del Museo – conclude il Presidente – sono tutte rivolte a rendere il Museo Correale un’eccellenza non solo della penisola sorrentina, ma dell’intero Meridione».
Il termine dei lavori, che avverrà sotto il controllo del Direttore del Museo Correale, l’architetto Filippo Merola, è fissato per inizio primavera. L’obiettivo successivo da raggiungere è la sistemazione dell’intero giardino della proprietà e la creazione di un orto botanico, in modo da incrementare l’offerta museale e creare un polo attrattivo sempre più importante per turisti e residenti.
«Questa iniziativa – dichiara Giuseppe Cuomo, Sindaco del Comune di Sorrento che ha stanziato il contributo straordinario per il Museo – giunge a ridosso dell’approvazione, da parte del Senato, della legge per la salvaguardia degli agrumeti caratteristici. L’augurio è che, sull’esempio del Museo Correale, anche i privati vengano sollecitati ad adottare soluzioni in grado di incidere sulla conservazione del nostro paesaggio».
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