Sorrento, geologo accusato di falsità ideologica e truffa: i dettagli
S
orrento. E’ emersa una questione inerente ad un costone roccioso, che sembrerebbe essere sicuro e per fortuna il tutto era stato anche attestato dal geologo. Peccato però che nel periodo in cui sarebbero stati fatti i lavori, il tecnico si trovava all’estero. Per fortuna non c’è stato nessun crollo, ma i carabinieri di Amalfi, hanno notificato un divieto di esercizio della professione a un geologo di Sorrento, F. Buonocunto, indagato dal sostituto procuratore di Salerno Elena Guarino con l’accusa di falsità ideologica e truffa.
La questione è nata dopo che la magistratura salernitana, ha messo su un inchiesta, in seguito ad un vasto incendio, avvenuto il 16 luglio del 2016, che aveva interessato gran parte del costone roccioso di Conca dei Marini, soprastante un tratto della strada statale SS 163 “Amalfitana”.
Fino all’ipotetica condanna il geologo rimane innocente, però secondo l’accusa, l’ipotesi è che il professionista, nella veste di direttore dei lavori per la messa in sicurezza del costone ritenuto, secondo la Procura, presunto responsabile di avere attestato l’eliminazione del pericolo di crollo di materiale dal costone non avendo mai avuto contezza dei lavori eseguiti e non essendo mai stato presente nel corso delle operazioni. Il geologo, sempre secondo l’ipotesi accusatoria, avrebbe anche attestato di avere eseguito i sopralluoghi finalizzati a delimitare l’area di intervento e di aver constatato e certificato i lavori eseguiti sul fronte roccioso ma, dalle indagini dei carabinieri, è invece emerso che in quel periodo Buonocunto si sarebbe trovato all’estero.
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