Sorelle sfregiate con l’acido a Napoli . Prima del raid con l’acido contro due sorelle a Napoli la zia, poi fermata, aveva pubblicato su TikTok sfottò, insulti e anche qualche minaccia non troppo velata.
Sorelle sfregiate con l’acido a Napoli, la zia 22enne finisce in carcere ma nega: “Si sono ferite da sole”
La zia 22enne ha però negato ogni responsabilità sul lancio dell’acido contro le due sorelle di Napoli:
«Non sono stata io, non avevo io tra le mani la bottiglietta contenente la sostanza che ha ferito le due ragazze. Anzi, la bottiglietta in mano ce l’avevano loro»,
ha ripetuto l’altra sera la donna fermata dalla Procura con accuse gravissime per il raid al corso Amedeo di Savoia, nella notte tra domenica e lunedì scorsi.
Una difesa che non ha convinto investigatori e inquirenti. Come riporta l’odierna edizione de Il Mattino, al termine dell’interrogatorio per la ventenne indagata si sono aperte le porte del carcere di Pozzuoli.
Nemmeno mentre le veniva comunicata la decisione dei pm la 22enne ha ceduto alle emozioni. Ed anzi, quasi in segno di sfida verso magistrati e poliziotti, ha esclamato:
«Adesso fate quello che dovete fare: fate bene le indagini».
Gli insulti su TikTok prima del raid con l’acido contro le due sorelle
I video, che Fanpage.it ha potuto visionare, sono stati pubblicati su un profilo riconducibile al padre della ragazza fermata .
Alcuni di questi sono stati già acquisiti dalla Squadra Mobile di Napoli e potrebbero rivelarsi molto preziosi per ricostruire i contorni della vicenda, quei «contrasti familiari» che, secondo quanto emerso fino ad ora, sarebbero alla base dell’aggressione avvenuta nella notte tra domenica e lunedì.
Si tratta di filmati piuttosto espliciti e dal contenuto volgare; in molti compaiono la ragazza fermata e il padre, a volte anche la madre.
Non vengono fatti nomi, ma i riferimenti sembrano indirizzati alle due sorelle e alla loro famiglia: si cita «sopra ai cagnazzi», che corrisponde a vicoletto dei Cinesi, ovvero la zona dove abitano le due vittime, e il mestiere del padre, che fa l’idraulico.
Le accuse sono rivolte sia alle ragazze sia alla madre, e di riflesso al padre.
Martedì la zia delle ragazze, irreperibile subito dopo il raid, si è presentata in Questura per rilasciare dichiarazioni spontanee; dopo ore di interrogatorio, in presenza del suo avvocato, ha ammesso di aver preso parte al raid.
Si tratta della sorella della madre, è praticamente coetanea delle vittime: non ha ancora compiuto 20 anni, mentre le nipoti hanno 23 e 17 anni.
La giovane ha parlato di dissidi familiari e ha rilasciato una versione che, però, per gli inquirenti non collima del tutto con quanto ricostruito dagli investigatori.
L’aggressione è avvenuta lungo il corso Amedeo di Savoia intorno all’una del mat-tino di lunedì; le sorelle, probabilmente pedinate, sono state accerchiate da tre scooter con in sella sei persone.
L’obiettivo del raid sarebbe stata la minorenne, che ha riportato le ferite più gravi, soprattutto sul viso e alle gambe; la sorella di 23 anni, anche lei colpita dal liquido corrosivo, ha riportato ustioni più lievi ma che hanno interessato anche il volto.
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Sorelle sfregiate con l’acido a Napoli. Insulti su TikTok dalla cugina / Cristina Adriana Botis / Redazione Campania
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