I 5stelle messinesi sono il gruppo consiliare compatto che non ha votato le scelte politiche dell’attuale sindaco di Messina De Luca.
Sulla pagina del sindaco di Messina De Luca il 30 ottobre 2018 è apparso il seguente post: “POVERI IGNORANTI GIUSTIZIALISTI! 5 Stelle e Buttiamo Messina nel Basso ! Si respinge con sdegno la nota del capogruppo Consigliere Argento con la quale il movimento 5stelle, commentando la mancata costituzione del Comune di Messina e di ATM nel processo denominato Terzo Livello, vorrebbe insinuare l’esistenza di una sorta di connivenza tra l’attuale Amministrazione Comunale ed il nuovo CdA dell’ATM con il vecchio sistema affaristico scoperchiato dalla magistratura. Al Consigliere Argento ed al suo gruppo che affermano “riteniamo inaccettabile la scelta del Comune, che prendendo parte al procedimento come parte civile avrebbe potuto dare un forte segnale di rottura con il passato, oltre a contribuire a far conoscere ai messinesi quel sistema ‘occulto’ che sembrerebbe aver “gestito” finora la città” consiglio di farsi spiegare le norme processuali prima di parlare! Il Comune ha già conferito procura speciale all’Avv. Giovanni Mannuccia per curare la costituzione di parte civile, che può essere fatta fino all’apertura del dibattimento! Quella di ieri è stata l’udienza preliminare, cioè l’udienza che per rito (per reati di particolare gravità) serve a formalizzare i capi di imputazione ai fini del rinvio a giudizio degli imputati. Dunque la costituzione di parte civile del Comune di Messina e di ATM avverrà secondo legge prima dell’apertura del dibattimento. Al Consigliere Argento sarebbe bastato rivolgersi al Sindaco per scoprire questa ovvietà! Preciso che questa Amministrazione ha già fatto molto per svelare ai cittadini il modo in cui, negli anni precedenti , è stata gestita la cosa pubblica e non accettiamo lezioni di morale da nessuno. Allo stesso tempo è doveroso chiarire che il processo serve per accettare le responsabilità penali degli imputati o per dichiararne l’innocenza, che è presunta fino a quando non intervenga una sentenza di condanna definitiva. L’atteggiamento giustizialista del Gruppo 5stelle rispecchia una mentalità che banalizza le vicende umane e giuridiche, riducendole spesso a vuote contrapposizioni di valore, laddove bisognerebbe sempre ricordare che i processi si svolgono in tribunale e la politica deve sapere governare senza farsi intimorire da chi agita il giustizialismo per eccitare le folle! NON COMMENTIAMO LA NOTA DI CAMBIAMO MESSINA DAL BASSO PER NON RISUSCITARE GLI AUTORI DELLO SCEMPIO DI MESSINA DEGLI ULTMI CINQUE ANNI ! Mai Messina più in basso di così !”.
I
l post del sindaco Cateno De Luca sarebbe diretto al Movimento Cambiamo Messina dal Basso e ai 5stelle messinesi in quanto contestavano al sindaco che il comune di Messina non si fosse costituito parte civile nel procedimento per cui andranno a giudizio davanti alla Prima sezione del Tribunale Emilia Barrile, ex presidente del consiglio comunale di Messina, l’ex presidente dell’Amam Leonardo Termini, l’ex direttore amministrativo dell’Atm, Daniele De Almagro, accusati a vario titolo di corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, induzione indebita a dare o prometter utilità in concorso, corruzione, detenzione illegale di armi, accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico, turbata libertà degli incanti, associazione per delinquere, intestazione fittizia di beni, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.
Tuttavia, il biasimo del Movimento Cambiamo Messina dal Basso e dei 5stelle messinesi, trova fondamento in una recente sentenza del 16 marzo 2018, n. 12213, a Sezioni Unite della Cassazione, che recita “Quale che sia l’opzione adottata, atto imprescindibile per rendere il danneggiato giuridicamente “presente” avanti al giudice penale – cioè legittimato a supportare la propria pretesa risarcitoria nei confronti dell’imputato e dell’eventuale responsabile civile – è la dichiarazione di costituzione di parte civile di cui all’articolo 78 c.p.p., contenente l’indicazione degli elementi che circoscrivono la pretesa del danneggiato, sotto il profilo soggettivo e oggettivo (cioè, la causa petendi, intesa quale «esposizione delle ragioni che giustificano la domanda»). È altrettanto noto che il Codice di procedura penale preveda due distinte modalità di costituzione, potendo questa avvenire direttamente in udienza – sia essa l’udienza preliminare o dibattimentale, entro i termini decadenziali (anche probatori, pur “aggirabili” secondo consolidato escamotage giurisprudenziale ) dell’articolo 79 c.p.p. – mediante presentazione della dichiarazione ovvero anche fuori udienza, mediante deposito nella cancelleria del giudice e successiva notifica alle altre parti, adempimento formale cui è condizionata l’efficacia della costituzione medesima”.
L’opinione.
La legittima critica oppositiva del Movimento Cambiamo Messina dal Basso e dei 5stelle messinesi, avrebbe quindi un suo fondamento di Diritto. Poi, anche, come scrivono i Giudici di Cassazione, lo si può fare in corso di preliminare, oppure al dibattimento, o con “escamotage”.
Dunque, correttamente dal punto di vista politico avrebbero fatto il Movimento Cambiamo Messina dal Basso e i 5stelle messinesi, a pungolare il sindaco di Messina De Luca sulla questione in causa.
L’immagine è tratta dalla pagina Fb del sindaco di Messina.
Adduso Sebastiano
Lascia un commento