Gli agenti della Squadra mobile hanno arrestato a Siracusa, Roberto Getulio, segretario provinciale della Fim Cisl, e Marco Faranda, segretario provinciale della Uilm Uil, con l’accusa di estorsione.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, avrebbero chiesto a degli imprenditori la somma di 3 mila euro per appianare vertenze sindacali. Le vittime si sono rivolte alle forze dell’ordine che hanno organizzato una trappola scattata nella serata di ieri. Gli imprenditori, fingendosi d’accordo, hanno dato appuntamento ai sindacalisti e non appena c’e’ stato lo scambio di denaro sono intervenuti ed hanno fermato i due.
Li tenevano d’occhio da tempo. La Squadra mobile aveva raccolto la denuncia dei titolari della Synergo Consorzio Nazionale, con sede a Gela (Caltanissetta) che ha rilevato, alcuni mesi fa, all’asta giudiziaria la Set Impianti s.r.l., azienda di Augusta posta in liquidazione per fallimento, specializzata nel settore delle lavorazioni meccaniche.
L’azienda gelese è in procinto di riavviare l’attività aziendale grazie al riassorbimento dei circa 120 lavoratori dell’impresa fallita. Secondo la Polizia i due sindacalisti avrebbero chiesto alla società gelese la somma di 30 mila, da pagare in più riprese, per non ostacolare l’avvio dell’attività della loro azienda nel Comune di Augusta.
Quella di ieri sera, 1500 euro ciascuno, sarebbe stato un primo acconto per i due. L’inchiesta è stata coordinata ma sostituto procuratore di Siracusa Gaetano Bono.
L
’immagine è tratta da siracusa.gds.
L’opinione.
Anni addietro, quando in Italia e specialmente in Sicilia, anche la corruzione sindacale era legittimata da certa ipocrita, se non anche deviata, trasversale ideologia politico-giuridica, non sarebbero neanche stati indagati, anzi sarebbe stata probabilmente messa sotto torchio l’azienda per essersi permessa di denunciarli.
Adduso Sebastiano
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